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VIESTE/ AVVISI DI ACCERTAMENTO? FATE ATTENZIONE!!

Capita sempre più spesso di ascoltare in giro per la città discorsi inerenti l’arrivo di avvisi di accertamento in materia fiscale, in particolare per tributi locali.  Tali avvisi rappresentano un momento cruciale nel rapporto tra i cittadini e l’Amministrazione locale. Sono emessi dall’autorità comunale o, come nel caso di Vieste, da una società privata concessionaria dell’accertamenti e della riscossione, per comunicare presunte irregolarità o discrepanze relative al pagamento di tributi locali come l’IMU (Imposta Municipale Propria), la TARI (Tassa sui Rifiuti) e altre imposte locali.

Un dettaglio cruciale rispetto al passato, quando si prendevano un po’ alla leggera tali comunicazioni (perchè si restava in attesa della famosa “cartella”), è che tali avvisi ora hanno valore di intimazione ad adempiere entro il termine utile indicato (in genere 60 giorni). In pratica, decorso quel termine (utile anche per la presentazione di un ricorso) l’avviso di accertamento acquista efficacia di titolo esecutivo, senza la preventiva notifica di cartella di pagamento o della ingiunzione fiscale ed è idoneo ad attivare le procedure esecutive e cautelari. Ovvero fare un fermo amministrativo su un auto di proprietà, pignorare la somma dovuta sul conto corrente o mettere un’ipoteca su un immobile.

Quando arriva un avviso di accertamento bisogna perciò attivarsi subito. Nel caso di tributi locali rivolgendosi agli uffici del concessionario o all’Ufficio Tributi del Comune, per comprendere le ragioni dell’accertamento.  In seguito se si ritiene che l’accertamento sia ingiustificato, si può presentare un ricorso formale o una contestazione. E’ però importante farlo entro i termini di legge e fornire tutte le prove e le argomentazioni necessarie a sostegno della propria posizione.

E’ innegabile che ci sono anche casi in cui la logica comune si scontra con la “logica fiscale”. E’ il caso per alcuni versi dell’IMU, l’imposta comunale che grava sul possesso di abitazioni, aree fabbricabili e terreni agricoli.

Poniamo il caso che andate a prendere un caffè al bar. Trovate all’interno un amico cha ha preso o sta prendendo il caffè e non ha ancora pagato. Allora dite al barista che il conto totale, per il vostro caffè e quello dell’amico, lo pagate interamente voi. Per il barista è tutto a posto ed il “debito” è saldato.

Poniamo poi il caso che possediate un appartamento insieme con dei familiari. Capita spesso che, per praticità o perché qualcuno vive fuori Vieste (se non anche all’estero), vi fate carico di pagare interamente l’IMU dovuta per quell’immobile.  Secondo la logica comune avrete adempiuto per tutti (i familiari) al pagamento del tributo. In realtà la “logica fiscale” dice che ognuno dei proprietari (pro quota) dell’immobile è singolarmente soggetto passivo rispetto all’IMU per cui deve pagare per proprio conto il dovuto. Così è capitato che sono stati inviati avvisi di accertamento per l’IMU perché risultavano “scoperte” le posizioni di quei familiari la cui quota era stata pagata da uno solo di essi.

Questa situazione però si può risolvere tenendo conto di quanto previsto dal Regolamento IMU del Comune di Vieste [art. 14, comma 7, lett. a)] pe rcui “si considerano regolarmente eseguiti i versamenti effettuati da un contitolare anche per conto degli altri, a condizione che il debito di imposta per gli immobili in contitolarità sia stato regolarmente assolto”.                      

Perciò, se si affrontano gli avvisi di accertamento con immediatezza e si seguono le giuste procedure nel difendere i propri interessi in modo appropriato, è possibile ridurre al minimo le conseguenze finanziarie ed ottenere un esito favorevole.