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Tre province per un grande progetto. Fare una regione dell’area salentina.

In principio era la Terra d’Otranto. Un lembo di terra  tra il mar Ionio ed il mar Adriatico delimitato dalla cosiddetta ”soglia messapica”, una depressione che corre lungo la linea Taranto-Ostuni e che lo separa dalle Murge.  Una zona culturalmente e tradizionalmente diversa dal resto della Puglia, una penisola oggi definita Salento che comprende le province di Brindisi, Lecce e Taranto.
Durante i lavori dell’Assemblea Costituente, si discusse di fare della Puglia e del Salento due regioni diverse. Il tutto si concluse con un nulla di fatto a causa della ferma contrarietà da parte di alcuni politici molto influenti, fra i quali Aldo Moro che era originario di Maglie (Le). Oggi, nonostante alcune timide prese di posizione provenienti quasi esclusivamente dall’ambito intellettuale, le aspirazioni dei salentini all’autonomia regionale sembrano ormai svanite. L’idea che negli ultimi mesi è stata sviluppata è quella della costituzione del Grande Salento. Il 24 gennaio 2006, si è tenuto un importante incontro presso il salone di rappresentanza della Provincia di Brindisi, dove i tre presidenti delle Province di Lecce, Brindisi e Taranto, nonchè i tre sindaci delle rispettive città capoluogo, si sono incontrati per discutere l’idea del progetto, un tavolo di consultazione permanente con le finalità di creare politiche comuni su cultura, infrastrutture, università, turismo ed analizzare tutti i bisogni territoriali in modo da far fronte con interventi e strumenti finanziari ad una crescita socio-economica del cosiddetto ”Grande Salento”. Il primo passo è arrivato qualche settimana fa quando il senato accademico dell’Università di Lecce ha dato un nome all’Ateneo salentino: “Università del Grande Salento”.
Nelle prossime settimane medesima sorte toccherà all’aeroporto di Brindisi che di fatto serve le tre province in questione. I due porti di Taranto e Brindisi concorreranno sinergicamente per le attività industriali e commerciali effettuate via mare. Il turismo si snoderà per le vie del Barocco e per la terra dei Messapi. Il 22 settembre scorso è stato costituito un Tavolo Tecnico comune per le tre Province a cui hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni. L’obiettivo prioritario è quello di sollecitare l’UPI regionale a convocare una riunione dei presidenti delle province pugliesi allo scopo di fare il punto sul processo di delegazione in atto di funzioni regionali. Il tavolo di consultazione permanente riserverà la propria attenzione ai temi delle grandi infrastrutture logistiche e del trasporto, alla tutela e gestione dell’ambiente, alla promozione e uso della conoscenza, allo sviluppo di politiche mediterranee balcaniche, al turismo e alla cultura, all’agricoltura e allo sviluppo rurale e allo sviluppo industriale.
Insomma il progetto del Grande Salento sembra ben avviato anche se poi dovrà superare l’esame dei localismi che emergono nelle singole province.