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‘Controversie in Cardiologia’ : specialisti pugliesi riuniti in un summit.

Circa 200 specialisti riunitisi stamani a Foggia in un summit per discutere sulle “Controversie in Cardiologia”, l’evento organizzato dalla Società Italiana di Cardiologia in collaborazione con la Pfizer Italia. In un confronto tra le regioni è emerso che i tassi di mortalità più alti si registrano maggiormente nelle aree nordiche del paese, mentre quelli più bassi nelle zone centrali e meridionali. Sebbene, dunque, la percentuale meno elevata spetta alla Puglia con lo 0,7%, nel nostro territorio però il numero di ricoveri per infarto del miocardio è in sostanziale crescita negli ultimi. Più precisamente nella provincia di Foggia questo fenomeno interessa la fascia d’età compresa tra i 50 e i 69 anni, mentre la mortalità per infarto acuto incide soprattutto nelle aree dei piccoli comuni del subappennino Dauno. Questi sono solo alcuni dei dati emersi nel corso dei lavori della mattinata, dati che secondo Matteo Di Biase direttore della clinica cardiologia degli Ospedali Riuniti di Foggia – dovrebbero far scattare un campanello d’allarme in tutti quei soggetti così detti a rischio, e spingerli a cambiare, o per lo meno modificare, le proprie abitudini di vita. “L’obiettivo dell’incontro ha proseguito – è quello di far conoscere a tutti i partecipanti le novità sulla diagnosi e il trattamento delle patologie cardiovascolari”. Di particolare importanza poi la sessione dedicata alla telecardiologia, ovvero quel servizio di teleassistenza che consente di effettuare l’elettrocardiogramma a bordo di una postazione mobile del 118. Questo è un servizio indispensabile soprattutto nei casi di coronariche acute – ha evidenziato Di Biase – perchè, a seconda del risultato e della gravità del paziente è possibile indirizzare lo stesso nel centro più adatto e attrezzato per l’intervento. Insomma un dialogo aperto per garantire a tutti una migliore qualità della vita.