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Il Poliambulatorio? Dignitoso e decoroso…

Intervista all’assessore regionale Alberto Tedesco

La visita al Poliambulatorio l'ha lasciata un po' più fiducioso. Si aspettava qualcosa di peggio?

«Ho trovato una struttura decorosa, dignitosa che deve essere certamente rafforzata attraverso innesti di caratteri tecnologico, potenziamento di personale. Ma la struttura si presta ad essere ben utilizzata per offrire prestazioni che servono alla comunità di Vieste. Peraltro ho visto che ci sono lavori di ampliamento per la nuova elisuperficie che garantirà il prosieguo di un'attività di soccorso fondamentale per l'area garganica ed arricchirà di ulteriori ambienti l'attuale struttura. Devo dire che ho trovato un po' tutto meglio di come mi aspettassi».

Secondo questa prospettiva il servizio di eliambulanza potrà essere allargato per coprire da Vieste anche tutta la provincia, integrandolo col 118?

«A dire la verità noi ci stiamo ponendo la questione del servizio di elisoccorso per l'intero territorio regionale perché lo riteniamo soprattutto per alcune aree un servizio irrinunciabile. All'interno di questa rivisitazione complessiva puntiamo anche a migliorare il servizio relativo all'area del Gargano».

L'Asl si dibatte sempre in ristrettezze di bilancio. E' la conseguente difficoltà economica che impedisce un risultato qualitativamente migliore sul territorio o è soprattutto un problema di programmazione e di idee, di cui forse c'è carenza?

«Credo che ci sia sicuramente un problema di risorse nel senso che con la nuova legge Finanziaria andiamo verso una programmazione triennale delle risorse per cui ci auguriamo di potere avere certezze per un arco di tempo più lungo di quello annuale. Soprattutto ci auguriamo di poter aumentare la quota capitaria, ovvero i trasferimenti di risorse per cittadino che il fondo sanitario oggi ci concede. In Italia, la Puglia è al terz'ultimo posto come trasferimenti per quota capitaria. C'è inoltre l'esigenza di incrociare meglio i bisogni di assistenza del territorio dell'Asl Fg/1 ed operare con strumenti di programmazione, come peraltro la direzione generale ha già iniziato a fare, penso al Piano Attuativo Locale, in modo tale che vi sia una programmazione concertata e condivisa dal basso».

Verrebbe a farsi delle prestazioni sanitarie al Poliambulatorio di Vieste?

«Se venissi in vacanza a Vieste non avrei peraltro alternative. Anche questa è una motivazione che ci spinge a migliorare Quella di mettere a disposizione dei turisti, che sono una grande risorsa per l'economia del territorio, una risposta assistenziale che renda ancora più appetibili queste località che sono di per sè dei territori meravigliosi che abbiamo il dovere, da un lato di preservare e dall'altro di valorizzare al meglio».

 

Tedesco: torno a Bari con qualche speranza in più….

«Dignitosa e decorosa», così ha definito la struttura del Poliambulatorio di Vieste l'assessore regionale alle Politiche della Salute Alberto Tedesco in visita in città con al seguito il responsabile dell'Ares di Puglia Mario Morlacco ed i vertici dell'Asl Fg/1, la triade composta dal direttore generale Gaetano Fuiano, quello sanitario Giuseppe Altieri ed amministrativo Michele Ametta.

Guidato dal sindaco Ersilia Nobile, in camice bianco per l'occasione, Tedesco ha iniziato il suo percorso nella sanità viestana proprio dalla struttura polifunzionale alla Coppitella, passando in rassegna la camera iperbarica, il laboratorio d'analisi, la radiologia, il pronto soccorso, la zona dialisi, l'Udt e gli uffici amministrativi. Si è brevemente intrattenuto con gli operatori sanitari dei vari servizi per conoscere le criticità nell'erogazione delle prestazioni. Al termine è parso quasi sollevato, ritenendo forse di trovare una situazione peggiore per come gli era stata prospettata. 

Subito dopo si è trasferito in Municipio dove l'attendeva una parte della Giunta e del Consiglio comunale e qualche operatore della sanità.

Dopo i saluti di rito il sindaco Nobile ha ribadito a Tedesco la richiesta di una maggiore attenzione per una realtà le cui peculiarità si discostano dagli altri ambiti in maniera da richiedere una particolare considerazione.

Ha preso poi la parola il medico di base Annamaria Giuffreda che, sottolineando l'importanza degli ultimi provvedimenti della Regione che pongono l'attenzione più sulla sanità del territorio che quella che ruota attorno all'ospedale, ha evidenziato come l'Asl Fg/1 pur avendo precorso i tempi con la definizione del Piano Attuativo Locale (PAL) non abbia poi provveduto adeguatamente ad un piano di interventi sul territorio, in particolare per il Distretto 3, di cui fa parte Vieste, col risultato di aver uno sballottamento dei pazienti fra ambulatorio del medico di famiglia, specialisti ed ospedali. Il medico di base ha rinfacciato all'attuale dirigenza della Asl Fg/1 di aver adottato finora soluzioni improntate più alla gestione del quotidiano, anche con operazioni di facciata, piuttosto che pensare ad organizzare il sistema sul territorio. Infine ha proposto di riprogrammare l'assistenza territoriale facendo soprattutto riferimento proprio ai medici di base, nel caso di Vieste già associati in gruppi, per meglio attuare il meccanismo delle "cure primarie", ma anche sfruttando in maniera adeguata le strutture esistenti come la "Fondazione Turati".

Subito dopo sono intervenuti i rappresentanti delle forze politiche. Il capogruppo dell'omonima lista Francesco Marinelli ha evidenziato le carenze storiche dei servizi sanitari a Vieste chiedendo perciò interventi specifici sia a livello di dotazione di attrezzature che di personale specialistico che assicuri una certa stabilità, evitando continue rotazioni ogni pochi mesi.

Giovanni Rosiello, portavoce di Forza Italia, nel ricordare come Vieste negli anni abbia già pagato il proprio contributo di vite umane per le carenze sanitarie, ha chiesto una rassicurazione sulla riconferma dei servizi esistenti ed un impegno per migliorarne l'efficienza. Inoltre nel ribadire come la programmazione sanitaria su Vieste non deve prescindere dalla specificità locale, ha insistito sull'imprescindibilità sanitaria del servizio di eliambulanza che per questa realtà è una sorta di ospedale volante.

Antonio Giuffreda dell'Unione per Vieste ha sottolineato come gli interventi debbano tenere conto della specificità garganica non come se questa fosse una nota di colore, quasi caratteriale, ma una realtà innegabile che può ben costituire il terreno per sperimentare forme nuove di assistenza sanitaria più attente al territorio così come legiferato dalla Regione Puglia.

In seguito ha preso la parola il direttore generale dell'Asl Fg/1 Gaetano Fuiano spiegando come molte delle richieste fatte siano già contenute nel PAL e che molte delle attività intraprese hanno dovuto tener conto di un disavanzo complessivo notevolissimo e preoccupante. Fuiano ha ribadito l'intenzione di proseguire nelle iniziative pianificate con caparbietà e dedizione («Abbiamo abolito tutte le spese di rappresentanza» ha ribadito con veemenza) invitando a «non dividersi», per «lasciare la politica fuori dalla sanità». Per Vieste Fuiano ha annunciato l'arrivo a breve di nuove attrezzature, come ad esempio un ecografo con nuove sonde, una volta che sono state espletate le varie gare d'appalto, così come nuovo personale dopo l'attivazione di molti concorsi pubblici. Fra l'altro ha confermato la possibilità che a breve a Vieste ci sia l'attivazione della chirurgia ambulatoriale per prestazioni non a rischio, ma non a livello di day surgery. In contemporanea si sta operando con Casa Sollievo della Sofferenza per evitare sovrapposizioni nel ventaglio di offerte sanitarie per una struttura che dovrà puntare invece sempre più su prestazioni di alto livello non altrimenti disponibili sul territorio.

L'intervento conclusivo è toccato all'assessore Tedesco che ha tenuto a chiarire come gli incontri di Bari e la visita a Vieste si pongono nella «prospettiva di dare risposte univoche alle aspettative, risposte che non siano il frutto di iniziative estemporanee ed episodiche bensì che si inquadrino all'interno di percorsi programmati e condivisi che possano contribuire a migliorare sensibilmente i servizi sul territorio». In tal senso bisogna «evitare errori dovuti all'autoreferenzialità fra soggetti sanitari» che invece debbono «privilegiare il dialogo con le comunità locali».

Per l'aspetto organizzativo, sulla tanto sollecitata «discontinuità con il passato», Tedesco ha spiegato che «non può essere aprioristica se il sistema comunque funziona» e «non si può realizzare un sistema di polizia verso dirigenti e funzionari che vanno rimossi solo dopo averne accertato l'imcompetenza».

In riferimento al Poliambulatorio ha spiegato di aver visitato un struttura idonea per cui «bisogna armonizzare gli interventi» per consentire quel salto di qualità cui la Regione aspira con la recente riorganizzazione sanitaria ed gli ultimi provvedimenti in materia. Queste iniziative di miglioramento debbono procedere secondo Tedesco anche con un «processo di integrazione con gli altri presidi sanitari presenti sul territorio come l'ospedale di San Severo e quello di San Giovanni Rotondo, ma ovviamente anche quelli più vicini come il Centro di riabilitazione e la Casa di cura della Fondazione Turati».

Nell'ambito dell'emergenza-urgenza Tedesco ha evidenziato «l'importanza di una piena integrazione fra servizio 118 e Punto di primo intervento» (il Pronto soccorso), insieme ad un potenziamento delle attrezzature in dotazione, dando priorità al rinnovo del parco automezzi. In particolare l'assessore regionale ha evidenziato la possibilità che il Punto di primo intervento possa giovarsi non solo di un migliore funzionalità ma anche di «poter ospitare letti di ospedalizzazione breve» attraverso l'attuale Udt (Unità di degenza territoriale) per quegli interventi minori che non necessitano di ricovero ospedaliero.

Infine Tedesco, riferendosi alla realtà economica di Vieste fortemente orientata al turismo, ha spiegato come «l'accoglienza deve esse fatta con un offerta complessiva che includa al proprio interno l'esigenza per una serenità sanitaria dell'ospite».

«Dopo questa visita a Vieste torno a Bari — ha detto nel saluto finale Tedesco — con qualche preoccupazione in meno e qualche speranza in più».