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Il sindaco di Vieste. “nel 2007 non solo sviluppo economico ma anche sociale”.

<<E’ con il nuovo anno che comincia il nostro percorso amministrativo vero e proprio. Perché con il 2007 avremo modo di porre in essere il nostro program­ma che è alla base del bi­lancio di previsione che ci accingiamo a predisporre>>. Questo ed altro ha inteso evidenziare il sindaco di Vieste, Ersilia Nobile (Forza Italia), presentando le linee programmatiche che la sua amministrazione ha conve­nuto di stilare e porre all'at­tenzione, non solo delle for­ze politiche rappresentante in consiglio comunale, ma di tutti i cittadini. <<At­traverso il lavoro comune con associazioni e privati nell'ambito delle rispettive competenze e secondo il me­todo della pianificazione>>. Le linee programmatiche illustrate dal sindaco, par­tono dalla considerazione che <<il lavoro va condotto per grandi aree tematiche>>. Per il sociale <<accanto alle politiche tradizionali, come quelle socio-assisten­ziali, va data applicazione concreta – a parere del sin­daco di Vieste – al principio delle pari opportunità, va­lorizzando il ruolo della donna rispetto alle cui esi­genze vanno studiati o ri­modulati molti servizi co­munali. Vanno dettagliati gli interventi nel campo del­la sanità, dell'infanzia, de­gli anziani, dei disabili, del­le politiche giovanili, della pubblica istruzione con in­novative politiche di forma­zione, dello sport, delle po­litiche di integrazione, dei servizi ai cittadini con l'at­tivazione di una carta d'identità elettronica che funzioni come una vera e propria carta dei servizi e come strumento che il cit­tadino utilizza per ottenere una serie di prestazioni so­ciali di competenza comu­nale e, in futuro, interco­munale>>. Per lo sviluppo, Ersilia Nobile, è del parere che esso <<non può essere inteso come ambito economico ma anche e so­prattutto come ambito so­ciale. L'integrazione turi­smo-sviluppo economi­co-cultura è la condizione primaria per sfruttare al meglio le sinergie presenti sul territorio evitando mol­tiplicazioni e sovrapposizio­ni di competenze. E lo svi­luppo economico e sociale – ammonisce il sindaco – non può che essere condotto in rete con il territorio. Per ciò v'è necessità dell'abbatti­mento delle barriere di lo­calismo culturale che è l'al­tra necessaria condizione per pensare ad uno sviluppo concreto e serio. Non esiste sviluppo locale se non all'interno dello sviluppo di ambito: il Gargano deve uscire fuori da queste am­biguità e per Gargano si intendono tutte le popola­zioni locali. E' questo un tema che merita particolare riflessione perché quelle ambiguità ancora esistono e sono tali da non far de­collare strumenti fonda­mentali quali il Sistema tu­ristico, il Piano di zona, l'Ato ed altre iniziative qua­li quelle relative alla via­bilità, ai trasporti, al si­stema sanitario>>. Una città come Vieste, secondo Er­silia Nobile <<deve seriamen­te interrogarsi sull'uso fu­turo del territorio e sulla qualità degli interventi. E' innegabile che se da un lato va esaurito il contenuto del Prg vigente, dall'altro va subito avviato uno studio serio sullo sviluppo urba­nistico futuro avendo come principio la vivibilità dei centri e delle periferie, il legame tra infrastrutture e città (vedasi il porto turi­stico e commerciale)>>. L'idea del sindaco è quella <<di sostituire all'edilizia dell'espansione l'edilizia del recupero e, in questo senso, di lavoro ve ne è tantissimo: si pensi al re­cupero della zona ottocen­tesca, del borgo antico, degli spazi, delle aree verdi, della qualità dell'aria e dell'am­biente, della architettura rurale, della viabilità agri­cola. Nella realtà è un'espansione pensata in modo diverso, nel rispetto di ciò che già esiste e che va recuperato e valorizzato. I livelli occupazionali di que­sta città – evidenzia Ersilia Nobile – sono i più alti della provincia e gli interventi di natura urbanistica compa­tibili con il nostro territorio vanno pensati anche in que­sta ottica di continuità di mantenimento degli attuali livelli occupazionali>>.