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Vieste, sara’ ridimensionato l’addobbo in chiesa per le novene di Santa Maria?

Accade sempre più spesso: le tradizioni vacillano e le novità si fanno largo.
E quest’anno anche la Santa Maria dei viestani sembra dover assecondare questa tendenza.

Si discute, infatti in questi giorni, se il tradizionale addobbo che adorna la Cattedrale nei giorni della Festa mariana debba essere o meno ridimensionato se non davvero ridotto all’osso. A parlare di ridimensionamento dell’addobbo è stato proprio mons. D’Ambrosio, lo scorso 23 aprile nelle pause della festa di San Giorgio, a colloquio con il clero ed in particolare con il parroco della Cattedrale don Gioacchino Strizzi. Una volta diffusasi la notizia sui «tagli» all’addobbo, la reazione sdegnata dei viestani, contrari a questa discontinuità con la tradizione, è giunta ai componenti del Comitato festività che si sono prontamente recati dal parroco della Cattedrale per avere maggiori dettagli.

La presa di posizione del vescovo è stata motivata dal parroco per uno spirito di sobrietà poichè l’addobbo deve essere solo un segno, un simbolo, così da esaltare la sacralità del luogo, evitando gli eccessi. A ciò si sarebbe unita anche la richiesta, non formalizzata per iscritto dalla Sovrintendenza, di evitare ulteriore «sofferenze» al soffitto settecentesco in cui, da sempre, sono fissati i chiodi che sostengono i vari drappeggi in cui si articolano le volute dell’addobbo. In attesa di una decisione definitiva da parte del vescovo, sollecitata dal Comitato i devoti sono in agitazione e minacciano azioni di protesta contro questa presa di posizione, arrivata peraltro come un fulmine a ciel sereno proprio a ridosso dell’inizio delle novene. Secondo molti questi tentativi di diluire un po’ per volta i segni concreti delle tradizioni popolari, sia in ambito religioso che laico, si traducono poi in un impoverimento della memoria condivisa di una comunità che si riconosce tale proprio nel ritrovarsi attorno a quei simboli, statua o addobbo che sia. A proposito di addobbi, va ricordato che lo scorso anno proprio nella sua Peschici mons. D’Ambrosio tentò un analogo taglio all’addobbo in chiesa per la festa di Sant’Elia.

Ma il carattere sanguigno degli abitanti di Peschici si fece subito sentire e l’addobbo fu fatto secondo tradizione.