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Riceviamo e pubblichiamo

Lettera al Direttore e per conoscenza al dott. Antonio Notarangelo

Vorrei semplicemente far riflettere sul famosissimo gatto con gli stivali che egregiamente, superbamente, da gran stratega aiutava il suo padrone, (non perché lo stimasse particolarmente, ma perché consapevole che, compiacendolo, prima o poi, dopo tanto trafelare, avrebbe ottenuto la giusta ed agognata ricompensa) ed un articolista del Fuoriporta, tale dott. Antonio Notarangelo.

Cosa avrà pensato, lo stimato professionista, pubblicando la sua lettera? Forse di essere riconosciuto ed apprezzato?
Vede, qualche giorno fa leggevo la lettera aperta inviata al Presidente Vendola  (…si proprio quella che ha fatto nascere nel dottor Notarangelo, o chi per lui, la voglia e il desiderio profuso di gridare allo scandalo e di trincerarsi a difesa della classe dirigente ASL FG, ed a una sicuramente, misera percentuale di operatori sanitari che, vuoi perché precari, vuoi perché in carriera, non hanno il coraggio di denunciare una sanità da MEDIO EVO), e in cuor mio….da onesta cittadina che “sente”, “vede” e “vive” quotidianamente senza preconcetti o secondi fini la sanità garganica, si è  aperto uno spiraglio di SALVEZZA!
In quegli 80 firmatari (che non si firmano gli operatori sanitari del Gargano Nord, come Notarangelo molto erroneamente afferma, ma suggellano con i propri nomi e cognomi, senza velo alcuno, un patto di fratellanza contro la logica del “CAOS” e dell’”ARRIVISMO”), ho visto finalmente rinascere i cavalieri del SION a difesa del Santo Graal, veri UOMINI capaci di denunciare una sanità che fa acqua da tutte le parti.

Dicevo caro direttore, mi sono talmente immedesimata nei firmatari di quella lettera aperta di cui ho condiviso ogni singola parola, ogni virgola ed ogni punto…, da immaginare le loro facce frustrate perché per colpa di “faccendieri e lecchini” di ogni ordine e grado, sono costretti a sottostare a regole che non condividono.

Ma poi, si sa…, anche Kunta Kinte ha spezzato la catena della schiavitù, e finalmente, LORO e dico LORO, i veri sanitari e operatori del Gargano Nord sono usciti allo scoperto ed hanno avuto la forza e il coraggio di ribellarsi ad una sanità disorganizzata e ATAVICA, fatta solo ed esclusivamente di “Responsabili”, Responsabili dei Responsabili”, Referenti, Referenti dei Referenti, formatori, vice-formatori (e chi più ne ha più ne metta!). Una sanità fatta di tante promozioni…ma carente in tutto ( per tutto intendo mancanza di tempestività, preparazione professionale per le new entry, marasma organizzativo, personale  spesso inutile e impreparato, mezzi dell’era glaciale, macchinari spesso inutilizzabili ecc).

Le faccio un esempio: ho avuto la s…fortuna di ricorrere all’intervento del 118 di Vieste (e qualche anno fa ho fatto esperienza non proprio diretta nel P.S. di Vico del Gargano dove lavora anche la gentile consorte del nostro dott. Notarangelo, che chiaramente non è fra i firmatari della missiva a Vendola), per  una semplice prestazione (che  poi si è rivelata complicatissima); mi creda…una situazione a dir poco allucinante.

Zombi viventi …..per le ore inquantificabili di servizio prestato, in barba a qualunque contratto legale (il dottore che si  è occupato di me era li da 24/h, praticamente aveva messo le radici).

Il poverino più che soccorrere…doveva essere soccorso (dormiva in piedi tanta e tanta la stanchezza). Le lascio immaginare con che prontezza di riflessi ha partorito la diagnosi …e magari fosse finita…, perché nel bel mezzo della prestazione sanitaria arriva l’emergenza vera. In un attimo il locale si riempie di “barellieri”,”autisti barellieri”, “ausiliari dei barellieri” (tutti rigorosamente figli di tizio e caio dell’alta società….ma questa è un’altra storia), che prima di entrare in ambulanza sicuramente hanno dovuto fare la “conta “per decidere se “caricare” il paziente o lasciarlo a terra considerato l’affollamento….
E detta così, farebbe anche ridere, se non fosse che in quelle ambulanze ci va il cittadino ignaro che se è fortunato becca il medico bravo ed attento, altrimenti dovrà affidare l’anima al santo di turno per rientrare  con le sue gambe dai suoi cari (che nel frattempo, perché prevenire è meglio che curare,  hanno acceso un cero alla Madonna).

Oggi perché vuole tappare la bocca a colleghi (e non solo quelli), che hanno gli “attributi giusti” per dire la VERITA’ che seppur nuda e cruda è meglio di una MENZOGNA???

Si parla di utilizzo della sanità per fini politici attraverso un attacco strumentale della classe dirigente, e io mi chiedo: ma esiste una dirigenza che non sia solo VIRTUALE, e che venga sul territorio a verificare come realmente siamo organizzati? Lui stesso, del resto,  afferma che la sanità è una cosa seria e non può essere utilizzata per secondi fini. Purtroppo la sanità del Gargano Nord la conosciamo solo noi cittadini costretti spesso a ricorrervi.

Per questo non ci si permetta di dire che ci sono solo ALCUNI aspetti di essa che vanno migliorati. Ippocrate si rigirerebbe nella tomba, altro che giuramento.

Bene, questa, mi perdoni, è la DOVEROSA risposta di una cittadina a quella lettera (che sicuramente sarà servita a far di Notarangelo un eroe presso la classe dirigente ma non ha sortito riscontro positivo nel cittadino CHE CONOSCE E VEDE). Avrebbe, a mio giudizio, fatto più bella figura a starsene tranquillo, pur riconoscendo il suo diritto ad esporre un’opinione personale.

Se vuole posso farle pervenire tante lettere di lamentele sulla sanità garganica (con relativo autografo), di cittadini che condividono il mio stesso pensiero.

La saluto cordialmente
(lettera firmata)