Botta e risposta fra i funzionari dell’ente
Ugo Galli, segretario generale della Comunità montana del Gargano, valuta offensive, oltre che false e destituite di ogni fondamento, di fatto e di diritto, le accuse mossegli da Matteo Totaro, funzionario dello stesso ente. «Faccio rilevare che tali accuse – spiega – vengono mosse da un dipendente, Matteo Totato, destinatario di provvedimenti disciplinari irrogati da me e per ben tre volte sospeso dal servizio. Inoltre, Totaro ha proposto vari ricorsi avverso miei provvedimenti nei suoi confronti, tutti puntualmente rigettati dalla magistratura del Lavoro». Galli parla di reiterati e violenti attacchi alla sua persona e alla sua reputazione professionale. «Per quanto riguarda le mie condotte professionali – spiega – posso assicurare l'attenzione ai principi di legalità, efficienza ed efficacia nell'unico interesse dell'ente. Attendo, dunque, con serenità gli esiti delle attività d'accertamento da parte delle competenti autorità circa la liceità degli atti e delle condotte emanati e posti in essere». Galli torna anche sulla questione sollevata da Totaro in merito alla sua posizione funzionale all'interno della Comunità montana del Gargano ricordando che la stessa è stata «in svariate occasioni oggetto di analisi accurate da parte di differenti organi giurisdizionali e amministrativi». Infine, Galli sottolinea che «L'Ispettorato per la funzione pubblica ha acclarato la regolarità du un'enorme quantità di atti prodotti dagli Uffici delle Comunità montana del Gargano nonchè l'insussistenza di qualsiasi forma di privilegio a beneficio dei dipendenti». Qualche settimana addietro, il segretario Galli aveva sporto querela anche nei confronti del presidente dell'ente, Nicola Pinto, per altre accuse che gli erano state mosse.