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Nicola Salerno: “Foggia, la mia grande incompiuta”

Lasciò la città con l´amaro in bocca, dopo quella maledetta finale persa a due minuti dalla fine; ed oggi, da direttore sportivo del Cagliari e braccio destro del patron Cellino, non ancora riesce a darsi pace per ciò che poteva essere e che invece non è stato. Stimato e, allo stesso tempo, più volte messo in discussione dalla piazza e dalla stampa: Nicola Salerno, l´artefice di quel Foggia, la serie B già la sentiva sua, come tutti i tifosi rossoneri, dal resto.

Direttore, ha lasciato il Foggia ad un passo dalla B…ora, la classifica attuale dice che il Foggia è ad un solo punto dai playout, in ritardo di 8 punti dalla zona playoff ed è stato superato anche dal Manfredonia…e domenica c´è il derby.

“Il Foggia è una ferita aperta che non si rimargina facilmente…mi resi conto da subito che avevamo tutte le possibilità di andare in B e quel finale non riesco proprio a cancellarlo. Il Foggia attuale non lo conosco, ma spero possa arrivare in alto perché se lo meritano tutti: società, squadra e tifosi”.

Provi ad indossare un camice bianco: quale potrebbe essere la medicina giusta per i mali del Foggia?

“Non vivo la realtà attuale quindi non mi permetterei di giudicare il lavoro altrui, ma posso suggerire però di avere pazienza e crederci come sempre, perché sono convinto che prima o poi la squadra uscirà fuori da questa situazione; l´importante è stare vicino alla squadra, già da domenica in occasione del derby”.

L´attuale direttore sportivo, Riccardo Di Bari, è stato al centro di numerose polemiche in questi giorni; una tra tutte, quella di aver portato a Foggia calciatori “non all´altezza”. Mi scusi direttore, ma i giocatori vengono scelti insieme all´allenatore…o non è sempre così che funziona?

“Penso che il rapporto tra diesse ed allenatore sia fondamentale. Di Bari è stato un mio calciatore, è giovane e deve crescere cosi come Campilongo, un allenatore emergente ed in gamba. Credo che bisognerebbe continuare a dar loro fiducia e farli lavorare serenamente, onde evitare queste situazioni scomode”.

Marruocco e Shala: fu “accusato” di averli portati via da Foggia e, ironia della sorte, da un po´ di giorni si parla con insistenza di un ritorno degli stessi: cosa c´è, se qualcosa effettivamente c´è, di vero? Facciamo chiarezza.

“Marruocco era a scadenza di contratto e ci fu il tempo per un prolungamento mentre Shala era in prestito, quindi trattai direttamente con la Salernitana. Per quanto riguarda un loro ritorno a Foggia, è prematuro parlarne…i ragazzi si stanno giocando una importante chance in serie A ma è normale che se avessi la possibilità di aiutare il Foggia, in base alla loro volontà, lo farei volentieri”.

Direttore, ha definito il Foggia come la sua grande “incompiuta”…ciò significa che, quest´opera, prima o poi dovrà essere completata…

“Il Foggia rimarrà una società che ricorderò con ammirazione e profondo affetto: la reciproca stima con la società e l´affetto che ho avuto qui non si dimenticano facilmente. Nella vita, mai dire mai…”.

tratto dal www.ilsatanello.it – Mario Ciampi