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Vieste, “E’ in crisi la società non solo l’economia”

Alla luce degli ultimi eventi riguardati furti e rapine, interviene Brigida Fabrizio (Confcommercio) che arringa i colleghi: dobbiamo reagire.

Tre persone col volto coperto con casco integrale da motociclista e armate con un coltello, fanno irruzione nella filiale di vieste di poste italiane di via Vittorio veneto all'ora di punta, e si impos­sessano di oltre quattromila euro. La rapina avviene mentre ztell à­gettzia vi sono una quarantina di persone, la maggior parte anzia­ni intenti a riscuotere la pensione mensile.'Mentre uno dei rapina­tori si ferma all'ingresso a fare da palo, gli altri due si di rigono verso un impiegato costringendolo a farsi consegnare il denaro custo­dito nel cassetto. Al tentativo di reazione dell'impiegato, uno dei banditi lo colpiscecon ilcoltelloal braccio procurandogli una legge­ra ferita poi medicata al pronto soccorso. Subito dopo il colpo i tre fuggono a bordo di due scooter, poi ritrovati dai carabinieri alla periferia della città e risultati ru­bati. Tuttoquestoaccadenellaca­pitale delle vacanze, Vieste. Un apparentemente tranquillo lu­nedì di inizio settimana. Solo che non è la prima volta. Anzi… L'e­scalation di criminalità, e il con­seguente problema di ordine pubblico, non sembrano rientra­re. L'ultimo episodio si va a ag­giungere ad altri che hanno se­gnato Vieste in questo primo scor­cio d'autunno. Rapine giornalie­re alle più disparate attività com­merciali, nessuna esclusa, con bottini finali irrisosi, ma che se­minano terrore. 'IVoi cittadini non viviamo più Vieste, cenestia­mo in casa per paura della crimi­nalità". Questo ilgrido d'allarme della signora Brigida Fabrizio, ti­tolare di un negozio di arreda­mento e referente degli operatori iscritti a Confcommercio, che lu­nedìharedatto undocumento sui fatti accaduti con relativa cam­pagna di raccolta firme, conse­gnando il tuttoal Comunealle lo­cali Forze dell'ordine e alla Conf­commercio di Teo Biancofiore. La signora Fabrizio ne ha parlato con l'Attacco.
In cosa consiste questo docu­mento da lei redatto?
Ela relazione di tutti gli ultimi episodi criminali verificatisi a Veste. Perciò io e i miei colleghi, richiediamo all'Amministrazio­ne e alle forze dell'ordine mag­giori controlli e un aumento del­le unità di presidio, perché nel nostro territorio scarseggiano. Non sono sufficienti l'unità di carabinieri, in quanto sono solo 5 quelle realmente impegnate in attività di pattugliamento, causa la mancanza di personale.
Com'è la situazione di Vieste al momento?
Da un mese a questa parte la si­tuazione è precipitata. E ciò che mi preoccupa è che il fenomeno non tende a recedere, anzi sem­bra incrementare. Ne è esempio la rapina all'ufficio postale di lu­nedì. Io ho assistito alla scena perché stavo per entrare ae ho vi­sto tuttala scena. La paurache mi attanagliava in quei momenti non mi faceva rendere conto di ciò che stava succedendo, e solo in un secondo momento ho fatto mente locale. E' stata davvero una scena da fiction, però pur­troppo è tutto vero.
Come vivete voi commercianti questa difficile situazione?

Ormai più nessuno è al sicuro, fanno le rapine e anche al salumiere sotto casa, ed è all'ordine del giorno almeno una rapina. Co­munque penso che ora si calme­ranno le acque per qualche gior­no visto l'eclatante episodio del­le poste. Comunque noi com­mercianti siamo in un periodo nerissimo. Già c'era poca liqui­dità monetaria in giro, il che per noi significa vendite risicatissi­me, ma questo è un problema di carattere socio-economico che colpisce l'intero sistema Italia. A Vieste gravato da questo cli ma tetro e di paura, che allontana il cliente dai nostri negoz,i, perché hanno paura di rimanere vittime di episodi criminali. I locali pub­blici abbassano le saracinesche molto presto. Mercoledì sera ho fatto una passeggiata e alle 19.40 era tutto chiuso persino i bar. In questi giorni anche i mercatini rionali sono vuoti, io nel mio ne­gozio ho ricevuto al massimo cinque clienti. Lavoro sempre con la porta del negozio chiusa a chiave, e se arriva qualche clien­te vado ad aprirgli. Ho davvero tanta paura.
Secondo lei quali sono le cau­se di questo fenomeno?
Il cittadino viestano negli ulti­mi anni è cresciuto male, con fal­si modelli e miti. Mi riferisco al fatto che si pensa di lavorare solo due mesi all'anno(quelli della stagione balneare) per poi poter condurre una vita da nababbi nei restanti dieci. Il turismo poi è in crisi, soprattutto quest'anno causa gli incendi. Questa crisi economica spinge i più deboli al denaro facile, e quindi le rapine. Molti suoi concittadini addi­tano la droga, l'indulto e gli ex­tracomunitari come cause sca­tenanti. E' d'accordo?
Non credo che il problema sia legato al mondo della droga, per­ché è un problema planetario dif­fusissimo e che non mi sembra assillare particolarmente la no­stra cittadina. Né tantomeno mi sento di incolpare gli imrnigrati perché quelli presenti nella no­stra comunità sono brave perso­ne. E' troppo facile sparare a zero su chi non si può difendere, e non si può fare dell'erba tutto un fa­scio. Per quanto riguarda l'indul­to ritengo che abbia lasciato libe­ra un po' di gente poco racco­mandabile, ma credo che parec­chi provengano anche da zone li­mitrofe.
Quali misure pensa possano fare da deterrente a questa si­tuazione?
Innanzitutto come dicevo in precedenza bisogna rinforzare le unità delle forze dell'ordine. Questo è un obiettivo di primaria importanza. Poi sarei molto fa­vorevole al ripristino del sistema di videosorveglianza, perché 4/5 anni fa erano presenti le teleca­mere, ma dopo poco tempo furo­no messe fuori uso dai soliti tep­pisti, e il Comune non ripristinò più questo servizio, che funzio­nava davvero bene e noi com­mercianti ne godevano dei bene­fici. Nel frattempo è partita la rac­colta firme dei commercianti viestati.

Matteo Palumbo

l'Attacco