Preoccupazione. E’ la parola che ripetono i cittadini viestani, ed anche ciò che traspare dai loro volti. La paura appartiene davvero poco alla cittadina garganica. Questo è ciò che emerge dalla mattinata trascorsa sabato 10 novembre a Vieste, dove l’Attacco si è recato per cercare di constatare e mettere a fuoco la reale situazione in merito all'ondata di criminalità di questo primo scorcio d'autunno.
Per strada s'incontra davvero poca gente, a causa anche delle non perfette condizioni climatiche, che presentano freddo e vento. Corso Fazzini, l'arteria principale di Vieste, trasmette apatia, in quanto molti negozianti sono sull'uscio dei propri negozi in attesa di clienti. Solo nei supermarket si intravede un po' di movimento. Ma tutti dicono che a Vieste da settembre a giugno la vita trascorre così. Di gioventù perle strade non se ne vede neanche l'ombra, tranne che in qualche sparuto gruppetto in qualche bar. A vegliare sull'incolumità e il quieto vivere dei cittadini ci sono diversi vigili urbani e carabinieri. I viestani si presentano come persone aperte e disponibili ma stanno subendo inevitabilmente il contraccolpo degli episodi di violenza, che li stanno facendo chiudere a riccio, segno tangibile della fragilità e insicurezza dell'attuale periodo socio-economico. Sono una ventina i cittadini che accettano di scambiare qualche idea in merito al tema de e tutti lanciano un unico e chiaro messaggio d'allarme: Vieste è malata. La classe politica, e l'amministrazione in particolar modo, devono dare subito un segnale e agire immediatamente. altrimenti per Vieste sarà una lenta agonia. Inoltre si chiede una più massiccia ed efficace presenza delle forze annate per contrastare la criminalità, e bisogna per in fretta prima che l'illegalità prenda piede. Quasi la totalità dei cittadini indicano nella mancanza di lavoro e sviluppo cittadino la causa di tutti i mali della capitale del turismo garganico.
Tanti i negozi vittime di furti e danni. Ma a Vieste se ne sono verificati anche ad attività inusuali: parrucchieri, fiorai, panifici sono per citarne alcuni. Mi sono recato alla Farmacia del Porto sentito e il proprietario e i dipendenti che sono ancora scossi dall'incredibile accanimento dei criminali nei loro confronti: "Dal 24luglio al 24 ottobre abbiamo subito tre rapine-dice il proprietario. Per fortuna non hanno mai usato violenza su di noi, prendendo il bottino e scappando. Due volte si sono presentati con la pistola e una volta con il taglierino-e sottolinea- Il vero problema è l'indulto e ora ne paghiamo le conseguenze. Inoltre in giro c'è un sempre più crescente bisogno economico. In più ci sarebbe un grosso giro di consumo di droga, che accentua il problema- e prosegue- mi sono dotato di un sistema di sicurezza collegato alla vigilanza privata, e in più, negli orari critici, ho sempre la presenza di una pattuglia di carabinieri. Sinceramente abbiamo sempre un po' di paura addosso e tanta preoccupazione, soprattutto quando cala la sera. Però poi la visita dei carabinieri ci tranquillizza. Ora temo per il periodo natalizio, che è sempre critico perché alla gente servono i soldi. Per di più sarò l'unico ad essere aperto nella settimana di Natale e perciò c'è tanto rischio, ma andiamo avanti perché dobbiamo offrire un servizio ai cittadini- e conclude- In questi giorni mi recherò dal sindaco per ribadirgli che questa zona, nonostante sia a forte rischio criminalità, è scarsamente illuminata> ma fin ora mi hanno detto che non hanno soldi per le lampadine. Comunque bisogna assolutamente dare un giro di vite a questa situazione criminalità prima che scappi di mano. Non credo che sia da parte delle autorità e forze dell'ordine sia difficile tenere sotto controllo una cittadina delle dimensioni di Vieste". Altra vittima di furto, ma questa volta con danni, è Gianpiero D'Onofrio professione fioraio e proprietario de 'Il giardino di Cupido' in via Milano, traversa di Corso Fazzini: "Ho paura dopo il furto. Ho avuto 3mila euro di danni. Mi hanno spaccato tutto e dovrò riordinare al fornitore tutta la merce natalizia appena arrivata, perché e andata distrutta- poi spiega- Sabato 13ottobre sono andato a pranzo regolarmente, ma quando sono rientrato nel pomeriggio c'era' apocalisse in questo negozio, addirittura tutte le piante mozzate a metà. Hanno portato via parte dell’incasso e un borsellino con le monete, ma la ferita che mi hanno lasciato dentro fa davvero male. La gente fa tanti sacrifici e poi in un batter d'occhio si ritrova con un pugno di mosche in mano per colpa di criminali senza scrupoli- e sottolinea-non mi sento affatto tutelato dalle Forze dell'ordine. Sono venuti solo a fare i rilievi dopo la denuncia del furto, ma dopo non s è visto nessuno da queste parti. Anzi in caserma mi hanno detto di alzarmi di notte e venire a controllare se al negozio va tutto bene! Siamo proprio al paradosso. E poi non accetto questo menefreghismo della gente, perché nessuno né a visto né ha sentito niente in occasione del furto al mio negozio- e conclude- La gente ha davvero paura e la vedo in giro solo di mattina. Io nel frattempo ho deciso di abbassare la saracinesca ogni qual volta mi allontano dal negozio, ed è un danno enorme perché le persone non possono vedere la vetrina. Io ora sdrammatizzo ma ho paura, a la sera chiudo a chiave la porta del negozio". I commercianti intervistati parlano di una spaventosa involuzione viestana, e sembrano piuttosto preoccupati e sfiduciati per il futuro. Adriano Iaconeta, titolare di una cartolibreria in Corso Fazzini dice: "No paura non c è. Certo ora non mi porto più tanti soldi contanti intasca, ma al massimo 50euro. Non c'è tranquillità, perché a Vieste mai prima d'ora si erano verificati così tanti furti e scippi, e mai e dico mai una rapina. Di tanto in tanto si sentiva parlare di furti d'auto e in appartamento. Perciò noi viestani siamo impreparati di fronte a questa situazione- e prosegue – Tutto questo porterà grandi danni per quanto concede il turismo, perché non ci stiamo facendo una bella pubblicità e il turista vuole principalmente tranquillità e noi al momento non riusciamo a garantire. La colpa la darei all'indulto, e mi sono fatto l'idea personale; questi furti li fa chi deve pagarsi gli avvocati per processi giudiziari in corso- e evidenziai viestani non vogliono abituarsi a vivere questa situazione, che deve essere immediatamente riportata sotto controllo. Credo che bisogna rinforzare le unità delle forze dell’ordine con personale esterno alla realtà viestana e in borghese, il tutto per evitare possibili ritorsioni sulla vita privata. Così le forze dell'ordine agirebbero senza condizionamenti e ci sarebbero ottimi risultati. In fin dei conti ci vuole poco per sedare la `nostra' microcriminalità, perché di certo non siamo a Napoli o Palermo- infine dice al sindaco ma cosa intende per cittadino combattivo? Ci dobbiamo mettere a dormire davanti alle saracinesche dei nostri negozi? Mica possiamo organizzare ronde punitive". L'altro commerciante a parlare è Francesco Scattino proprietario del bar Crystal. "Non ho notato nessun calo dei clienti, in questo anno tutto scorre regolarmente- dice Scattino- Tutto quello che sta succedendo lo imputo alla nostra Amministrazione che non tutela i giovani e il lavoro. Qua non ci sono prospettive, e in qualche modo ci si deve pur arrangiare. E' un autentica lotta alla sopravvivenza- e continua- a Vieste all'inizio di settembre finisce tutto, non riusciamo a gestire al meglio i flussi turistici. Dobbiamo far cominciare la stagione turistica a settembre e prolungarla fino ad ottobre, e non concentrarsi solo su luglio e agosto. Gli affari vanno male e io sto pensando di mettere in vendita questa attività commerciale- e conclude- Da noi non c'è criminalità, perciò se Vieste crescesse e desse lavoro tutto rientrerebbe in fretta. Purtroppo ad aggravare la situazione lavorativa ci sono gli extracomunitari che si vendono a poco prezzo e tolgono opportunità di lavoro ai nostri ragazzi. Perciò invito il sindaco a prendere al più presto provvedimenti in merito, perché Vieste e i suoi cittadini non meritano tutto questa". Più preoccupato invece si mostra Antonio Diurno presidente dell’associazione stabilimenti balneari : "Il problema criminalità esiste e bisogna rendersene conto. C'è tanta disperazione ih giro, e più si andrà avanti è più i rapinatori si accontenteranno di rubare anche sciocchezze pur di monetizzare e sottolinea- non ho mai visto Vieste così in crisi, è il segnale è giunto dalla rapina all'ufficio postale garantire la massima sicurezza al cittadino”. Più ermetico si è mostrato il Comandante dei Vigili Urbani: "Le indagini sono in corso ma sono i carabinieri che sono in prima linea in queste operazioni- e conclude- Preferisco non pronunciarmi sull'eventualità del prolungamento dell'orario di servizio dei miei uomini, perché il tutto deve essere ancora tutto pianificato." La classe politica viaggia compatta sullo stesso binario:. Antonio Ciuffreda dichiara: "Non serve solo l'azione repressiva. Per le forze armate servono assolutamente mezzi all'altezza per questa situazione della nostra realtà. La politica deve rispondere presente, con la linea della fermezza, che significa addottora una linea di certezza del rispetto del diritto. Quando mancano i servizi legislativi si invoglia a delinquere". Più duro è Michele Mascia, presidente del consiglio comunale: "Ersilia Nobile, è al posto sbagliato nel momento sbagliato. Ma è tutta a classe polita attuale che è mediocre, perché non riesce a gestire la quotidianità del cittadino- e sottolinea – il cittadino si aspetta risposte e soprattutto occupazione. Basta costruire strutture ricettive, iniziamo riempirle. La colpa va anche ai gestori delle strutture che sottopagano le professionalità presenti sul territorio, preferendo gli extracomunitari. Vieste 15anni fa ha fatto benissimo puntare sul turismo, perché ha tutte le carte in regole per spiccare in questo settore economico, ma purtroppo a Vieste non si comunica. Ne è la dimostrazione dell'isolamento tra i vari partiti, tra le associazioni e il tessuto sociale. Ma io mi chiedo a cosa servono le associazioni, forse solo per levane glorie personali?-e conclude- bisogna voltare pagina e serve la collaborazione di tutti, usando finalmente la comunicazione": Invece è più metodico il vice sindaco Principe: "Siamo perfettamente in grado di controllare la situazione con tre moduli, che presto saranno operativi. Il primo è il prolungamento dl servizio deivigili urbani oltre le ore23. Il secondo prevede maggiori risorse economiche per le forze armate e il terzo è I'integrazione di servizi di politiche di prevenzione ai cittadini, soprattutto nelle scuole. Inoltre saranno recuperate le aree urbane degradate, unite alla video sorveglianza attiva h24- e conclude – sono ottimista circa la soluzione di questo problema, ma c'è ovviamente bisogno della collaborazione di tutta la cittadinanza'.
REAZIONI
Negli ultimi due mesi a Vieste si sono verificati decine di furti, scippi e rapine. Azioni criminali che hanno preso di mira anche un parrucchiere, dove sono stati portati via alcune spazzole, gel e forbici. Ad un panifico e ad un fioraio si sono verificati i furti più curiosi. Ma non sono stati risparmiati i garage e le cantine, dove pare siano stati sottratti fusti d'olio d'oliva. Insomma la fantasia non ha limiti. Ma in città c'è anche un po' di psicosi. Basti pensare che la settimana scorsa all'orario di chiusura di un'edicola, una pattuglia di carabinieri si ferma a fare due chiacchiere amichevoli con il proprietario, e subito in città si scatena il tam tam di una nuova rapina, che poi ovviamente si rivelerà una bufala. Nel frattempo sembra che i carabinieri abbiano elementi schiaccianti per incastrare i rapinatori dell'ufficio postale. Mancherebbero solo gli ultimi risultati delle perizie per far scattare le manette, e per riportare n po' di tranquillità e sicurezza nella capitale del turismo del Gargano.
Ersilia Nobile: “il problema criminalità c’è ma dobbiamo reagire con coraggio”
Finalmente il sindaco di Vieste esce allo scoperto, non potendo essere più indifferente all'indignazione dei suoi concittadini, che non accettano che ci si possa nascondere inutilmente dietro un dito. "II problema criminalità a Vieste c'è -dice in una intervista a L'Attacco, ma è sotto controllo – Ci tengo a sottolineare che comunque è un problema che appartiene a tutto il territorio. Comunque dobbiamo reagire, e non stare solo a rimarcare e piangerci addosso, perché non serve a niente, e si farebbe il gioco dei malviventi-e prosegue-Voglio dei cittadini coraggiosi e attivi. Voglio rappresentare una città che lotta, mostrando quella coriacità che è tipicamente garganica. Non ho parlato apertamente di problema ed emergenza per non alzare inutili tensioni e paure, e sarei infinitamente grata ai mass-media se facessero passare questo messaggio alla cittadinanza- e conclude- Convocherò il consiglio comunale monotematico sulla sicurezza, quando avrò tra le mani tutti gli elementi e non mezze verità".
Matteo Palumbo
L’Attacco