Menu Chiudi

Critica di Cera a Berlusconi per la nascita del Partito del Popolo


Il capogruppo regionale Udc sulla proposta del Partito del Popolo delle Libertà: “Berlusconi sembra essersi avviato su una deriva populista, peronista e plebiscitaria”

“L’Udc non è disponibile a partecipare all’ultima novità estemporanea che Silvio Berlusconi si è inventata in una domenica autunnale, senza minimamente ascoltare il parere degli alleati”. Lo afferma il consigliere regionale Angelo Cera, presidente del gruppo Udc alla Regione Puglia, responsabile nazionale dei presidenti dei gruppi regionali e componente della Direzione nazionale, a commento della proposta del Partito del popolo delle libertà, avanzata dal leader di Forza Italia. “E’ stravagante – prosegue Cera – dover continuare ad assistere al balletto solitario del presidente Berlusconi che pensa di potere decidere da solo il futuro della Casa della Libertà. Così, non solo non si prosegue sulla via del rafforzamento del centrodestra, ma si finisce paradossalmente con aiutare oggettivamente il fronte avverso. I partiti, e ancor più i partiti unici, non possono nascere a tavolino, o con decisioni unilaterali”. Cera sottolinea che “Berlusconi sembra essersi avviato su una deriva populista, peronista e plebiscitaria che rappresenta la negazione della democrazia. L’Udc la pensa diversamente, noi abbiamo una nostra storia specifica, che è quella della congiunzione tra cattolicesimo e democrazia che è a fondamento della nostra adesione ai valori del Partito Popolare Europeo.  Mi dispiace per la posizione assunta dall’amico Carlo Giovanardi. Si è accodato con grande velocità al verbo di Berlusconi. Se ha tanta fretta di aderire al nuovo partito, si accomodi. Questo presunto partito nuovo di Berlusconi si presenta, invece, con i caratteri di partito vecchio. La democrazia è fatta di dibattito, di confronto, di reciproco rispetto, non di tentativi di annessione. Noi siamo interessati al rafforzamento del centrodestra, non nella sua liquidazione come alleanza, per sostituirla col potere di un uomo solo al comando”.