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UN PONTE PER COLLEGARE TRA DI LORO LE ISOLE TREMITI

Il passato rivive nel presente con il progetto dell’ingegner De MeoUn ponte di legno per collegare oggi l’isola di San Domino a quella di San Nicola. E’ il progetto presentato da Michelangelo De Meo ingegnere di Manfredonia. L’idea è nata dalla scoperta di un antico carteggio che documenta l’esistenza, in epoca rinascimentale, di un ponte tra le Diomedee.

E’ così che l’ingegnere, incuriosito dal ritrovamento, ha approfondito le ricerche scoprendo sui fondali del mare i paletti di legno che anticamente costituivano il sostegno della struttura del ponte di cui si parla nei documenti storici, e ha pensato che la struttura potesse essere nuovamente realizzata.
Il progetto, infatti, secondo l’ingegnere, consentirà non soltanto al passato di tornare alla luce nel presente, ma sarà allo stesso tempo un modo utile per rilanciare l’economia delle Tremiti.
“Il progetto è unico a livello mondiale – ha spiegato – per le sue innovazioni tecniche e tecnologiche. Per far conoscere le Tremiti nel mondo occorre un’idea innovativa, unica, che susciti curiosità, polivalente, che produca reddito, che faccia parlare di sé, che sia utile ai tremitesi, che rispetti e valorizzi l’ambiente”. Il piano di lavoro presentato prevede una struttura lunga 555 metri, alta 12 e larga 11.
Le 8 campate saranno illuminate anche di notte grazie all’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico che verrà realizzato in concomitanza con il ponte. L’intento è quello di realizzare una costruzione di legno che sia compatibile con l’eco sistema ambientale e che si richiami il più possibile al “monumento architettonico” esistente nel passato. “La sottostruttura – ha proseguito – deve essere ad arco perché è il tema dominante sull’isola di San Nicola.
Il ponte deve quindi ricreare l’effetto di un portico come quello rinascimentale presente sull’isola con archi a volta crociera e volte a botte, avere una copertura a falda e permettere di collocare dei pannelli fotovoltaici per produrre energia elettrica pulita per l’intero arcipelago”.
La funzione del ponte non sarà tuttavia solo quella di collegare le isole. Infatti l’ingegner intende realizzare una struttura che sia “viva” e “abitata”.
Ponte delle Emozioni
Perciò il progetto prevede, in passerella, 50 box vendita utili a promuovere le risorse ambientali, culturali e i prodotti tipici molisani e pugliesi. Tra i vari stand, inoltre, uno in particolare riprodurrà il modellino del vecchio ponte di legno e i relativi documenti che ne raccontano la storia. Tutto questo servirà a creare anche nuovi posti di lavoro – ne sono previsti mille – per magazzinieri, traghettatori, ristoratori, manutentori del ponte e dell’impianto fotovoltaico etc.