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Cocaina, boom di consumi in Europa. Mai tanta

Se si fanno passi avanti nella lotta alle droghe «leggere» come la cannabis, il fronte stupefacenti più pesanti si allarga. L’Osservatorio europeo nel suo rapporto annuale è costretto ad ammettere: per la cocaina c'è una vera e propria escalation nei consumi che dilagano pare in maniera inarrestabile in Europa e il numero di morti per droga non diminuisce abbastanza. L’Italia al terzo posto in Europa – dopo Spagna e Gran BretagnaDati incoraggianti sulla lotta alla cannabis nell’Unione europea, grande impegno degli stati membri, prevenzione più attiva ma l’Osservatorio europeo è costretto ad ammettere: per la cocaina c'è un vero e proprio boom che pare inarrestabile in Europa e il numero di morti per droga non diminuisce abbastanza.
Nell’annuale rapporto dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, fatto di luci e ombre, c'è l’Italia che si situa al terzo posto in Europa – dopo Spagna e Gran Bretagna – per consumo di cocaina (medio quello di cannabis, basso quello di anfetamine). Italia in prima linea anche per le leggi antidroga e le normative di prevenzione oltre che per le disposizioni per far fronte alle conseguenze dell’uso della droga – specie se aggiunta all’alcool – di chi si mette alla guida.
CANNABIS: i dati affluiti all’Agenzia europea delle droghe di Lisbona testimoniano di una stabilizzazione del consumo di erba (70 milioni l’hanno provata, 23 nell’ultimo anno) specie nella fascia di giovanissimi (15-18 anni) e in quei paesi che erano i maggiori consumatori (ad esempio Spagna e Gran Bretagna). Gli esperti dell’Osservatorio ritengono che le ipotesi siano due: «una, meno ottimistica, è che aumenta l’età in cui i giovani scoprono questa droga. L’altra, che auspichiamo, è che non piaccia più». Perchè? Si avanzano l’ipotesi di una «moda» che sarebbe passata e di un’immagine in calo dello spinello e dei suoi effetti, più da «sballo» che eccitanti (come cercano ad esempio i ragazzi nelle discoteche). L’attenzione si sposta su quei 3 milioni di europei che consumano cannabis quasi quotidianamente e rischiano gravi danni per la salute.
COCAINA: qui è il boom, a fronte di un consumo di eroina che non aumenta. La crescita dell’uso di coca in Europa sembra inarrestabile, 4,5 milioni di cittadini Ue riferiscono di averne fatto uso negli ultimi 12 mesi. Un altro sintomo allarmante è il record di sequestri della polvere bianca: 107 tonnellate nel 2005, addirittura il 45% in più rispetto all’anno precedente. La parte del leone l’ha fatta la Spagna, che è anche il primo paese consumatore, seguito dalla Gran Bretagna e dall’Italia. Ma il secondo paese europeo per quantità sequestrata è il Portogallo. Ormai la cocaina è «la sostanza stimolante preferita in Europa e, fra le illecite, la più consumata dopo la cannabis e prima di ecstasy e anfetamine». Italia e Danimarca sono i paesi che hanno fatto registrare gli incrementi più netti fra il 2005 e il 2006.
AIDS SOTTO CONTROLLO MA…: nel 2005, la maggior parte dei paesi Ue ha fatto registrare una diminuzione nel tasso di trasmissione dell’HIV fra i consumatori di stupefacenti. Restano preoccupazioni per il Portogallo e, fra le nuove entrate, per Estonia, Lettonia e Lituania.
CALO DECESSI, OBIETTIVO DIFFICILE: nonostante la politica di prevenzione e il grande impegno antidroga di molti paesi, fra i quali l’Italia (36 miliardi investiti nell’Ue, 750 milioni per sostegno a politiche antidroga nei paesi in via di sviluppo), i decessi non diminuiscono come ci si sarebbe aspettato. Nel 2005 i morti correlati all’uso di stupefacenti in Ue e Norvegia sono stati fra i 7.000 e gli 8.000. Aumenti, in parte inspiegabili visto che l’uso di eroina non è aumentato, sono stati segnalati in Grecia, Austria, Portogallo e Finlandia. Sotto accusa i mix di droghe, letali in diversi casi.
Tullio Giannotti