Monitoraggio dell'Adoc Puglia su trenta prodotti alimentari a campione. Avvicinandosi alle feste, nell'arco di un paio di settimane i prezzi sono in aumento.
A Natale ogni speculazione vale. Questo sembra essere secondo l’Adoc Puglia il prevedibile scenario con cui dovranno fare i conti nei prossimi giorni i consumatori. Per l’Adoc Puglia, infatti, i prezzi rilevati in questi giorni sui trenta prodotti a campione, sono ben poca cosa rispetto a quanto accadrà nelle giornata da mercoledì 21 a lunedì 24 prossimi. «E la certezza è data dalla differenza dei prezzi riscontrata nelle rilevazioni svolte la prima e la terza settimana di dicembre» dichiara Roberta Longo che ha coordinato il monitoraggio effettuato dall’associazione dei consumatori. La frutta in generale, per esempio, ha risentito del minore aumento anche se i mandarini si vendono a 0,99 euro al Kg rispetto a 0,80 di due settimane fa. Sostanzialmente fermi i prezzi di pasta e pane, ma si tratta di due prodotti che tra agosto e settembre hanno subito un sostanzioso incremento, nonostante ci sia stato una riduzione del prezzo della materia prima. Per i prodotti ittici, invece, non c'è un criterio di massima per determinare la qualità. Le stesse ostriche vengono vendute a 6 euro come a 10,00 senza specificare la loro provenienza al pari del baccalà. A meno che non ci si rechi in un ipermercato. C'è molta scelta, invece, per i dolci che caratterizzano le festività di fine anno. Panettone e pandoro variano da 4,00 a 19,50 euro. «Evidentemente – precisa Roberta Longo – la confezione ha un suo costo. Tanto è vero che le aziende produttrici impongono il prezzo come fossero farmaci aggirando il principio di concorrenza che dovrebbe essere alla base del mercato». In ogni caso, sostiene l’Adoc Puglia, il top dei prezzi sarà raggiunto nei prossimi giorni e non tutti, ovviamente, saranno in grado di attendere il 24 dicembre quando, per esperienza, dopo le ore 13, tutti i generi alimentari subiranno indistintamente un calo vertiginoso dei prezzi.