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«Ingiustificato parlare di buco alla sanità»

Così l'assessore alla Sanità, Alberto Tedesco, nel suo intervento durante la seduta del consiglio Regionale pugliese dedicata al bilancio 2008
La seduta del consiglio Regionale dedicata al bilancio 2008, che proseguirà questa mattina, è stata conclusa ieri con gli interventi di un’altra decina di consiglieri e quello dell’assessore alla sanità, Alberto Tedesco, secondo cui nel dibattito “sono state dette forti inesattezze soprattutto in quanto è ingiustificato parlare di buco della sanità in quanto l’andamento della spesa è in riduzione”.
In tutto sono stati presentati 220 emendamenti all’articolato e 30 al tabulato.
Per Tedesco “è la prima volta che sul bilancio si mettono a nudo tutte le questioni, con una relazione che non occulta nulla, a cominciare dalla sanità. E’ un radiografia impietosa delle dinamiche della spesa regionale e delle modalità per poterla fronteggiare, dei correttivi per contenerla e degli interventi per qualificarla”. “Nel fare chiarezza su alcuni punti – ha detto – va detto che la concertazione invocata dall’opposizione in sede di riparto nazionale è solo illusoria. Certo, bisognerà porre con forza un problema Puglia, per la sottostima complessiva della sanità e di altri settori. Incide l'incremento della popolazione, per i flussi migratori che favoriscono alcune regioni ma non la nostra”. Altro elemento su cui fare chiarezza, secondo Tedesco, “è l’immagine distorta della sanità pugliese. Un documento dell’Agenzia sanitaria nazionale, basato su dati Censis 2004-2006, pone la Puglia all’ottavo posto in Italia, come sintesi delle condizioni di salute ambientale e sociosanitaria. Dall’analisi delle politiche di settore nei due anni e mezzo di governo Vendola e dell’andamento della spesa sanitaria, i dati dimostrano un tendenziale, importante decremento”. “Nel 2004 – ha proseguito – il disavanzo di 109 milioni di euro venne ridotto dalla Giunta Fitto a 17 milioni con interventi sui maggiori ricavi e portato ad un incremento di 21 milioni al tavolo di verifica nazionale. Nel 2005, il disavanzo di gestione delle Asl, per una spesa che è stata e rimane fuori controllo, è salito a 349 milioni, portato a pareggio con interventi sui ricavi e sui costi”.
“L'esercizio finanziario 2005, il primo della piena gestione del centrosinistra – ha sottolineato ancora – è sceso a 175 milioni di euro, saliti però a 210 perchè caricati di 69 milioni e mezzo dal tavolo Massicci, per il saldo della mobilità passiva degli esercizi precedenti”. Secondo Tedesco, quindi, “è ingiustificato parlare di buco della sanità, se l'andamento della spesa è in riduzione”.
Tra gli altri intervenuti, Sergio Silvestris (An) ha detto che Saponaro “merita l’Oscar per aver chiamato ritocchi l'aumento di Irpef, Irap e della benzina” e ha consegnato all’assessore al bilancio un pennello ed una tavolozza: “i ritocchi saranno tanto più graditi – ha detto – se deciderà di farli privatamente e non nelle buste papa ed alle pompe di carburante”.