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La difesa “Pinto è estraneo al blocco del piano”

“Il progetto per portare internet senza cavi sul Gargano non è mai stato bloccato da Pinto o da altri dell'organo politico della Comunità Montana, ma dagli organi amministrativi e lo dimostreremo lunedì quando presenteremo il ricorso al tribunale della Libertà di Bari».Lo ha annunciato Michele Curtotti, il legale di Nicola Pinto il presidente della Comunità Montana del Gargano, agli arresti domiciliari con l'assessore alla cultura dello stesso ente, Giuseppe Maratea perché accusati di aver chiesto e ottenuto 20mila euro, da un ingegnere, per dare corso al progetto che prevede la realizzazione della rete internet wireless sul promontorio. Martedì si svolgerà l'interrogatorio davanti al gip di Foggia Salvatore Casiello, anche se Pinto non ha ancora deciso se rispondere o meno alle domande del magistrato.. Nel presentare il ricorso la difesa sosterrà che l'accusa si è basata anche sulle dichiarazioni di alcuni funzionari con cui è in corso un contenzioso con la giunta comunale.