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Arriveranno in serata i rifiuti campani in Puglia

Cominciano ad arrivare anche in Puglia i rifiuti campani e continuano le proteste. “Non abbiamo ancora nessuna novità da Napoli”, ha detto il primo cittadino di Canosa di Puglia, Nicola Ventola.“Non c’è stato ancora nessun contatto con la struttura commissariale campana per l’emergenza rifiuti- spiega- Il Comune, infatti ha chiesto sia al commissario straordinario De Gennaro, sia al presidente della Giunta regionale pugliese, Vendola, di essere informati su eventuali tempi e modalità di arrivo dei rifiuti nella discarica privata canosina”. Lo stesso presidente della Regione Puglia aveva annunciato nei giorni scorsi che ‘sarà l’intero sistema Puglia ad essere solidale con la Campania’ e probabilmente  i responsabili degli impianti di Canosa, Grottaglie, Fragagnano e delle Provincie di Foggia e Brindisi saranno contattatati a breve dalla struttura di De Gennaro. Già contattato dal Governo, invece, il proprietario del ter-movalorizzatore di Massafra (nel tarantino). Nessuna novità per i responsabili degli impianti tarantini ‘Ecolevante’ e ‘Vergine’ che non hanno ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. Intanto, il presidio permanente contro le discariche, è ormai sul piede di guerra: "No all'apertura del terzo lotto a Grottaglie in funzione dell'emergenza campana", ribadiscono i rappresentanti. Nelle prossime ore dovrebbero anche essere decisi i tempi e le modalità delle azioni di lotta. “Si a ricevere i rifiuti campani, ma a condizione che non si tratti di rifiuti tossici e pericolosi e che il contributo di solidarietà sia esteso a tutte le re-gioni d’Italia” è invece la posizione dei rappresentati di Ato e Anci Puglia. Anche Legambiente Puglia si dice ‘pronta a sostenere l’emergenza rifiuti che ha interessato la Campania. L’importante- ribadiscono- è che venga stabilito un tetto massimo di volumetria utilizzabile, che la durata straordinaria dell’intervento non superi i 120 giorni e che ci sia il controllo sulla natura dei rifiuti destinati alla Puglia”. Per il sindaco di Gravina, Rino Vendola, la situazione mette a rischio la produzione casearia gravinese. “Da oggi- dice- non ci sarà più la possibilità di smaltire i rifiuti del ciclo di trasformazione del latte. Il centro spe-cializzato ubicato a Gioia del Colle ha comunicato al consorzio che raggruppa i casari di Gravina, la propria indisponibilità a raccogliere il loro siero. Questo vuol dire il blocco della produzione di latticini, con conse-guenti disagi per i produttori”.