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Riceviamo e pubblichiamo: POLIVALENTE FAZZINI O POLIVALENTE PROTANO?

I dubbi di una donna sulla vociferata ipotesi di cambio di denominazione dell'Istituto di Istruzione Secondaria di Vieste. Le schede biografiche di Lorenzo Fazzini e Michele Protano

Cari amici di OndaRadio,
perdonate la licenza affettuosa ma così è. Vi piaccia o no, siete diventati un punto di riferimento a Vieste e sul Gargano. Ho pensato di rivolgermi a voi, in qualità di mamma di una ex studentessa che ha frequentato il Polivalente di Vieste. Non so se vi è giunta la notizia di un probabile o improbabile cambio nome, meglio titolazione, della scuola di Macchia di Mauro da Lorenzo Fazzini, insigne Matematico e Filosofo a Michele Protano Medico – Politico. Che il nostro sia, oramai, un Paese tutto strano, non fa una piega. Un Paese senza memoria è altrettanto evidente, ma arrivare, quasi con un colpo di mano, a tanto…è troppo.

Non ho intenzione di entrare nella capoccia di chi ha proposto il cambio di titolazione della scuola. Non mi piace fare della dietrologia, ma alcune considerazioni a volo mi sento di farle. E di riflesso, spero che le facciate Vostre:

Lorenzo Fazzini è stato un grande Matematico e Filosofo. Sicuramente la più forte figura “Culturale” che ha avuto i natali a Vieste. Non entro, invece, nei meriti del dottor Protano, non me ne intendo di politica. A naso dico solo che in democrazia non è mai un singolo a far passare un progetto se non si ha una coalizione… Protano, oltretutto è scomparso da pochi mesi.

Qualche riflessione:
1) Immaginate cosa succederebbe se a Recanati, paese natale di Leopardi, il più insigne cittadino di quelle parti, decidessero di cambiare nome al loro maggior Istituto Scolastico…titolandolo al politico di turno.
2) non mi risultano istituti scolastici in Italia titolati a politici….forse a qualche “STATISTA”…ma a memoria non li rammento… che dite sarà un caso?….o per le ragioni su esposte?
3) Come mai tutta questa fretta? Di solito le titolazioni hanno passaggi più flemmatici… ponderati… e mirati. Solo i promotori ( e poi chi sono?…) lo ignorano…o c’è dell’altro?

Mia figlia mi ha riferito che alcuni promotori adducono come motivo della nuova titolazione perchè a Vieste ci sarebbe il plesso scolastico delle elementare che già porta il nome Lorenzo Fazzini e il corso principale.  Può essere ciò un valido pretesto? Gli ricordo che Fazzini è il nostro Leopardi, il nostro Foscolo…Leonardo….

Mi sono preso la briga di andare a rileggere il libro "Lorenzo Fazzini" scritto da Raffaele Santoro (quaderno n. 7 – edito dal Circolo Culturale "Niccolò Cimaglia" nel dicembre 1987).
Cito testualmente dalla prefazione:
"Da lui prenderà nome il Liceo Scientifico Statale di Vieste: Fazzini, che alla scuola aveva dato tutta la sua vita e che nella scuola fu fondatore e docente, ne avrà una a lui intitolata nella città che gli ha dato i natali!
Ogni uomo che ha lasciato un'orma nella storia, continua certamente a parlare attraverso le sue opere, i suoi scritti, ma nessun messaggio mai avrà maggiore forza trainante della stessa sua vita e delle sue virtù.
"

Poi, mi chiedo: presso il Polivalente si sono riunificate due scuole, la ragioneria e il liceo. La prima era intitolata a Vincenzo Giuliani mentre il secondo a Lorenzo Fazzini. Perchè scegliere un terzo (incomodo?) per intitolargli l'Istituto, ora accorpato?

Sia ben chiaro, nulla contro Protano. I politici che lo hanno frequentato possono sicuramente giudicarlo meglio.

Che strano paese il nostro!

E’ possibile pubblicare questa mia letterina?
Con affetto e rassegnazione
Lettera firmata

 


Carissima ascoltatrice/lettrice,
abbiamo talmente gradito la tua affettuosità da volerla ricambiare abbandonando tutte le barriere legate ai formalismi di rito.

Ci trovi pienamente concordi con le perplessità nate sulla ventilata ipotesi di cambio di intitolazione del Polivalente di Vieste. Condividiamo il rispetto con cui va ricordato Michele Protano sia per la diligenza con cui ha svolto la sua professione di medico che per come ha interpretato il ruolo di uomo politico e amministratore.
Ma, nel contempo, non possiamo dimenticare il lustro che Lorenzo Fazzini e Vincenzo Giuliani hanno dato alla cittadina viestana.

Da un breve sondaggio svolto in redazione abbiamo ottenuto l'unanimità di consensi, ma non chiedermi per cosa abbiamo votato. Abbiamo, però, deciso di girare il quesito ai componenti della nostra community: a chi vorreste che sia intitolato il Polivalente di Vieste?
Per aiutare nella scelta, pubblichiamo (in rigoroso ordine alfabetico) le biografie dei due personaggi in questione.

Grazie per aver pensato a noi per esternare i tuoi dubbi.

La redazione di OndaRadio 

 


Lorenzo Fazzini è uno dei maggiori ingegni di Vieste. Egli nacque il 17 gennaio 1787 e all'età di 18 anni, uscito dal Seminario di Nusco, fu consacrato sacerdote. Celebrò la sua prima Messa nella Cattedrale di Vieste il giorno di S. Michele del 1805 e impostò la predica sulla venerazione al Santo Protettore del Gargano, riscuotendo gli elogi del vescovo e il plauso del clero e dei concittadini.
Amante delle scienze matematiche e fisiche, volle trasferirsi a Napoli per seguire presso l'Università le lezioni di Niccolò Fergola, il grande matematico noto in tutta l'Europa. Qui ebbe modo di seguire con molta attenzione e passione le varie scoperte scientifiche, che venivano effettuate in Italia e in Europa. In quel periodo pullulavano in Napoli un gran numero di scuole private e il nostro Fazzini, appena terminato il corso di studio con il Fergola, ne aprì una con un programma preuniversitario, equivalente grosso modo al nostro liceo, che ebbe a dotare, man mano, di un magnifico gabinetto scientifico, che dopo la sua morte sarà acquistato dall'Università. Vi insegnò matematica, fisica e filosofia e fu molto apprezzato perché aveva egli vasto sapere, severo rigore di metodo, chiara, facile, nobile elocuzione, rapida e lucida maniera di dipingere con la parola le più astruse dottrine, voce grata, sonoro, flessibile ad ogni oratorio movimento. In poco tempo gli uditori crebbero in sì gran numero, che fu mestieri tramutare la scuola in più ampia sala, dove avreste veduto più centinaia di giovani della metropoli, delle province e di lontani paesi stranieri stretti l'uno accanto all'altro e per più ore intenti ad udirlo con religioso silenzio (da "L'abate Lorenzo Fazzini" di F. Dell'Erba in IL GIORNALE D'ITALIA del 23/9/1933).
Luigi Settembrini annotò, in un'edizione delle sue RICORDANZE, che a frequentarla erano da 300 a 400 giovani. E la scuola che trovavasi nel 1823 alla Strada Nuova dei Pellegrini, al n. 19, dovette trasferirsi alla via Magnocavallo.
Fra i suoi allievi, che si resero poi famosi, sono da citare: il grande letterato Francesco De Sanctis, che lo ricorda sempre con molto rispetto nei Saggi Critici e nell'opera autobiografica La Giovinezza; il fisico, vulcanologo e filosofo Luigi Palmieri; lo scienziato medico Pasquale Manfrè, il chimico Giacomo Paci, Francesco Cirelli, i fratelli De Tommasi, Innocenzio De Cesare, Francesco Costabile.
Lorenzo Fazzini ebbe anche contatti con illustri scienziati, fra cui il toscano Nobili e il francese Arago e fece del magnetismo studi particolari, innumerevoli esperienze, coronate da varie scoperte. Dimostrò errata la teoria dell'inglese Faraday sul Magnetismo di Rotazione (scoperto da Arago), circa l'attribuizione all'elettricità.
Importanti furono le scoperte sulla repulsione tra la luce e il magnetismo, sulla virtù magnetica della terra; il potere del magnetismo terrestre sui corpi non magnetici; i fenomeni dell'attrazione e repulsione e quelli dei conduttori mobili o astatici di Ampère. Aveva apprestato anche un trattato di fisica sperimentale, che, però, rimase inedito ed ora disperso. Fra le pubblicazioni si ricordano gli: Elementi di Matematica, I libri XI e XII degli elementi di Euclide e La Geometria Piana ossia I primi sei libri degli Elementi di Euclide, che tradusse direttamente dal greco.
Morì in Napoli il 4 maggio 1837 stroncato dal colera. A leggere l'elogio funebre fu il purista della lingua italiana, marchese Basilio Puoti, mentre il grande musicista Gaetano Donizetti fece eseguire durante i funerali una Messa in Requiem, appositamente composta per lui. Lo hanno ricordato con scritti vari: Emmanuele Taddei (negli Annali del Regno delle Due Sicilie), i poeti Rosa Taddei, Cesare Malpica, Domenico Simeone Oliva e il comm. A. Spinelli (in Poliorama Pittoresco) e C. Tortora Brayda (ne Il Progresso delle Scienze, delle Lettere e delle Arti).
"Gli uomini come Lorenzo Fazzini – ebbe a scrivere il 3 gennaio 1838 Cesare Malpica all'avv. Cesare Riola – non sono mai rimpianti abbastanza e maledetta dal Signore è quella terra ove la memoria de' buoni presto si cancella, e imprecate son le lodi che ad essa si danno".
Napoli, memore di quanto bene fece alla gioventù del suo tempo, gli dedicò una via nei pressi della stazione.

 


Già presidente socialista della Provincia di Foggia dal 1981 al 1990. Ginecologo, medico chirurgo e medico condotto, Michele Protano aveva da poco compiuto 80 anni, ed era stato recentemente insignito della Medaglia d'Oro dell'Ordine Provinciale dei Medici, per le sue benemerenze professionali. Ha esercitato la professione medica a Peschici, quale medico condotto, e quindi a Foggia ricoprendo incarichi dirigenziali nell'ambito dell'igiene pubblica.
È l'amministratore provinciale che vanta la più lunga attività a Palazzo Dogana. Eletto per la prima volta alla Provincia il 10 giugno del 1962, nel  collegio provinciale di Vieste (città che gli ha dato i natali), Protano ha ricoperto incarichi amministrativi quasi senza soluzione di continuità per circa trent'anni. È stato assessore provinciale nelle giunte presieduta da Gabriele Consiglio (dal 1962 al 1964 e dal 1965 al 1966) e da Berardino Tizzani (dal 1966 al 1970), quindi Vicepresidente nella Giunta  Provinciale presieduta da Franco Galasso (dal 1971 al 1976), ed  infine Presidente per due consiliature, dal 1981 al 1990.
Nella sua attività in seno all'esecutivo di Palazzo Dogana, prima  della Presidenza, Protano si è occupato di assistenza e servizi sociali, e di lavori pubblici. In quest'ultimo settore, si è
particolarmente distinto nella realizzazione delle infrastrutture di supporto alla crescita del turismo, facendo progettare e realizzare le litoranee Mattinata-Vieste e Vieste-Peschici.
Nella sua attività presidenziale, Protano ha conseguito risultati fondamentali per lo sviluppo della Capitanata. Lavorando di stretta intesa con il Comune di Foggia ha svolto un'azione decisiva per
l'istituzione dell'Università, promuovendo la "giornata di mobilitazione" popolare che è rimasta una delle più significative azioni di sensibilizzazione civile e democratica, e per il completamento della Superstrada Garganica. Decisivo anche l'impulso dato al ripristino ed alla riattivazione dell'Aeroporto "Gino Lisa" di Foggia attraverso la costituzione del Consorzio Lisa e, successivamente, della SEAP, che lo vide tra i soci fondatori e tra i componenti del consiglio di amministrazione. A lui si deve anche l'avvio della prima esperienza di "concertazione" con il sindacato e con le imprese, attraverso il varo della Conferenza Provinciale per lo Sviluppo e l'Occupazione. Le diverse vertenze che in quegli anni hanno punteggiato il tessuto economico della Capitanata (Enichem. Buitoni, Fildaunia, Cucirini) lo hanno sempre visto impegnato in prima persona, al fianco dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali. Oltre agli incarichi amministrativi a Palazzo Dogana, Protano è stato segretario organizzativo del PSI, consigliere comunale a Vieste, consigliere comunale e vicesindaco a Foggia (nella Giunta guidata da  Salvatore Chirolli), e componente del Consiglio di Amministrazione dei Monopoli di Stato.