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E’ il sindaco di Vieste Ersilia Nobile il presidente dell’ATO [Audio]

La discarica di Vieste ha vita breve. Inizia la lotta contro il tempo.

"Non usiamo parole inappropria­te. Il Gargano non è in emergenza, è una situazione difficile che com­porterà dei costi aggiuntivi ma di certo non troveremo le buste del­l'immondizia nelle piazze di Vie­ste e Peschici". Losappio frena i sindaci dei comuni che andranno a costituire 1'Ato Fgl (Apricena, Cagnano Varano, Carpino, Chieu­ti, Ischitella, Tremiti, Lesina, Pe­schici, Poggio Imperiale, Rodi Garganico, San Marco in Lamis, Sannicandro Garganico, San Pao­lo Civitate, Serracapriola, Vico del Gargano, Vieste). "Siamo già in emergenza", dicono infatti i sin­daci di Peschici, Rodi Garganico e Vieste. Il confronto con l'assessore regionale all'Ambiente, i comuni che attualmente dividono la pro­pria immondizia tra la discarica di Vieste e quella di Deliceto, lo han­no avuto ieri pomeriggio nell'aula consiliare della sede della Provin­cia in via Telesfo­ro. Il problema esiste, ma parlare di emergenza è esagerato. Emer­genza significhe­rebbe anche am­pliamenti delle attuali discariche e aggiudicazioni dirette degli ap­palti ai privati. In­somma tutto quello che ha de­molito il sistema campano e sta mettendo in crisi quello foggiano. Il sito di Vieste che ospitai rifiuti di otto comuni, sarà pieno entro sette mesi, lo scri­ve il sindaco, Er­silia Nobile nella relazione consegnata in regione e lo ha ribadito ieri in aula. Ora gli obiettivi sono due, costituire un soggetto giuridico che possa go­vernare sul territorio il ciclo dei ri­fiuti e procedere alla costruzione degli strumenti che possano rendere possibile questo governo. Os­sia, un impianto di biostabilizza­zione per il trattamento dei rifiuti e la relativa discarica di soccorso per l'accumulo delle parti residuali. Ma prima di tutto, è necessario co­stituire l'Ato, il cui presidente, fino a quando la discarica sarà utilizza­bile dovrà esserlo Ersilia Nobile, ossia il sindaco del comune che ac­coglie la discarica. Come da statu­to elaborato da Bari e approvato da una decina di consigli comunali della futura Ato. La sua presidenza sembra essere un dato acquisito. L'unico, pare. Tutta da definire è infatti la questione dell'impianto complesso. Dove si costruirà? San­nicandro Garganico, con il suo sin­daco Costantino Squeo ha dato la sua disponibilità. "Abbiamo pro­dotto una delibera di giunta, uno studio tecnico ed abbiamo ottenu­to anche un primo passaggio in consiglio", ha commentato Squeo. Quello che manca è uno stu­dio di fattibilità. L'assessore regio­nale vorrebbe tempi rapidi, massimo 90 gior­ni, e nel frattempo l'avvio di una se­ria raccolta diffe­renziata "per far durare questa di­scarica il più pos­sibile". Quindi, inizia ad elencare le percentuali di differenziata dei vari comuni, la maggior parte so­no sotto i 10 pun­ti. Il suo collega in Provincia, Pa­squale Pellegrino coglie l'occasione per ricordare ai sindaci presenti i soldi stanziati perla differenziata. "Carmine – di­ce rivolgendosi al sindaco di Rodi Garganico, D'Anelli – io aspetto da ottobre le fatture dei 7 mila euro che ti ho dato".

L’Attacco

 

 

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