Sono passati circa dieci anni dall'ultimo tentativo di dotare Vieste , ed il Gargano intero, di un aeroscalo, infrastruttura trasformatasi nel tempo da strumento importante a strumento indispensabile.
Era infatti il 1999 quando, sempre sotto la spinta imprenditoriale, 1'Amministrazione comunale di allora si convinse dell'importanza di un aeroscalo proponendo in Consiglio comunale uno studio di fattibilità che, dopo le valutazioni del caso, fu approvato all'unanimità dai consiglieri. A causa però della successiva riviviscenza del vecchio PRG, la variante con la quale si era individuata e tipizzata l'arca necessaria per l'aeroscalo, decadde e non fu più riproposta. Da quel momento le energie e le risorse della città, politiche ed imprenditoriali, si sono concentrate su altri temi importanti come il Porto Turistico ed il Cinema Adriatico e, cosa non meno importante, la riqualificazione delle strutture ricettive che, attraverso una serie di leggi speciali, sono passate da uno standard qualitativo medio basso, ad un livello di qualità medio alto. Senza contare i nuovi insediamenti turistici alberghieri che sono ancora in costruzione o che saranno costruiti a breve, con i quali si sta migliorando, qualitativamente e quantitativamente, l'offerta di posti letto alberghieri. Ed è assai difficile per noi oggi accettare che il territorio della Puglia con la più alta ricettività, il Gargano, debba vivere nel più totale isolamento. Le vie di comunicazione sono rimaste, tranne alcune gallerie e pochi chilometri di superstrada, a decenni fa. Possiamo competere con il resto d'Europa e del Mondo così defilati come siamo? Nell'era della globalizzazione, che ci vede concorrere con località turistiche italiane, greche, spagnole, nord africane, pensiamo davvero che sia sufficiente aspettare pazientemente l'arrivo dei turisti più motivati e testardi che ci tengono compagnia nel breve periodo estivo ? Certo che no ! Dobbiamo comprendere tutti insieme l'importanza dei collegamenti aerei che hanno, soprattutto oggi, il vantaggio di avere costi tendenzialmente bassi e sono quanto mai necessari per aprire il confine che ci separa da resto del mondo, dandoci inoltre l'opportunità di lanciare, attraverso pacchetti turistici e proposte commerciali ad hoc, un'offensiva alle tante località turistiche mete preferite di tanti italiani ma anche di tantissimi stranieri. E' molto importante per noi avere piena consapevolezza di questo perché ci aiuta a capire i perché di una stagnazione significativa dell'economia a Vieste e sul Gargano. Non credo che certi problemi siano sentiti solo nella nostra città. Si avverte un progressivo disagio della classe imprenditoriale che vede farsi sempre più complicato il mercato delle vacanze nel quale bisogna competere con strumenti più idonei. L'aeroporto non è l'unico stirimento necessario ma senza di esso non ha molto senso parlare di altro. Bisogna guardare a quelle realtà, vedi Salento, che hanno saputo crescere insieme e raggiungere risultati importanti in termini di qualità dei servizi ed organizzazione, oltre a possedere uno spiccato senso del territorio. Infatti l'aeroporto di Brindisi (che chiamato così forse non tirava più di tanto) si chiama adesso "Aeroporto internazionale del Salento". Perché non seguire questi ottimi esempi? Perché non dovremmo essere capaci di attuare politiche di sviluppo condivise "garganicamente" e spingerci con coraggio oltre i confini dei singoli orticelli?
Nicola Rosiello
Assessore al Turismo – Vieste
Corriere del Mezzogiorno