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“La Provincia nodo della rete di solidarietà e sviluppo”

Campo apre la campagna elettorale con il saluto di Vincenzo Cerami

 

Un caso, fortuito e fortunato, ha provocato l’improvvisato ed emozionante incontro tra un maestro della letteratura contemporanea italiana, Vincenzo Cerami, e il candidato del centrosinistra alla Presidenza della Provincia di Foggia, Paolo Campo. I due si sono incrociati sul palco del cinema Cicolella, teatro della manifestazione di apertura della campagna elettorale della coalizione ‘Capitanata viva’, già calcato da due giovani donne: l’attrice e drammaturga Stefania Marrone, emigrata a Manfredonia da Bologna, e Lia Azzarone, altrettanto giovane consigliera di circoscrizione foggiana. Assente il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola: “Impegnato a Roma in una riunione istituzionale ben più importante della nostra manifestazione – ha spiegato lo stesso Campo – perché è in discussione l’attuazione delle norme che il Governo ha adottato per fermare la catena di morti nei luoghi di lavoro”.
In apertura una battuta dedicata agli avversari del centrodestra: “Forse hanno messo troppo pepe nella minestra e l’hanno guastata; tocca a noi metterci il sale delle idee e dei programmi che loro non possono avere, perché il centrodestra le Province vorrebbe cancellarle”.
La visione del futuro offerta da Paolo Campo è emblematicamente racchiusa in due passaggi del lungo ed articolato intervento, ascoltato con attenzione e passione da una platea di oltre 400 foggiani. Il primo dedicato ai bambini: “Il nostro è un territorio fortunato, perché il tasso di natalità è positivo ed in controtendenza rispetto ai dati nazionali. Dobbiamo impegnarci di più e meglio per i nostri bambini, per il loro futuro che è il nostro presente, ad esempio aprendo le palestre e le biblioteche scolastiche anche di pomeriggio o utilizzando i cortili delle scuole per ospitare parchi gioco”. Il futuro è anche la multirazzialità e la multiculturalità che derivano dall’arrivo di “migliaia di immigrati, di stranieri ai quali dovremmo chiedere scusa per come, troppo spesso, sono stati trattati indegnamente e ai dovremmo offrire l’opportunità e l’occasione di inserirsi pienamente nella nostra società”. La soluzione? Una potrebbe essere “sottoscrivere un patto civico con le curie per utilizzare al meglio gli oratori, e con le associazioni per riconvertire a questo uso parte del patrimonio immobiliare della Provincia”.
“Non c’è bisogno di portare il mare a Foggia – ha affermato Campo – perché Foggia il mare già ce l’ha, sapendo che presto vi si affacceranno 4 porti turistici, il porto industriale, due scali commerciali. E’ il mare la nostra porta verso il Mediterraneo e i Balcani; è guardano al mare che riusciremo ad aggiornare ed interpretare meglio l’intuizione di Antonio Pellegrino da cui è nato il Patto delle Quattro Province”. E l’ex presidente della Provincia era in prima fila, insieme ai rappresentanti istituzionali e politici dei partiti e dei movimenti che compongono la coalizione ‘Capitanata Viva’.
“Le strategie di sviluppo hanno bisogno di essere coordinate ad un livello territoriale più ampio e vasto di quello comunale – ha ripreso il candidato presidente – a maggior ragione nel nostro territorio, dove esistono oltre 30 piccoli Comuni che hanno bisogno di essere connessi con il resto della Capitanata e non potrebbero farlo senza lo sforzo di sussidiarietà e solidarietà che proprio la Provincia deve compiere”. Questa sarà la missione politica della prossima Amministrazione provinciale: “Superare i campanilismi per fare emergere strategie condivise di sviluppo e progresso; in cui a Foggia sia riconosciuto il ruolo di capitale del nostro territorio, di nodo della rete dei servizi e delle relazioni. Abbiamo bisogno di connettere il consolidato sistema turistico del Gargano con quello nascente dei Monti Dauni; i sistemi economici del Tavoliere con quelli del Preappennino, magari lungo l’asse Foggia-Lucera, che a me pare una grande direttrice di sviluppo industriale”.
A realizzare tutto questo sono chiamati a contribuire i giovani – con “le loro intelligenze, competenze, talenti, idee che dobbiamo sostenere concretamente anche inventando nuove forme di supporto finanziario” – e la macchina amministrativa della Provincia: “Non cacceremo o puniremo nessuno, come qualcuno sta cercando di far credere – ha sottolineato Campo – ma favoriremo l’emersione del merito e premieremo l’impegno. Principi che guideranno anche la selezione degli obiettivi su cui concentrare le nostre risorse finanziarie, assumendo in pieno la responsabilità delle scelte e dei ‘no’ che dovremo pronunciare”.
Il programma della coalizione è articolato, complesso, “ancora oggi aperto ai contributi di quanti volessero offrirci le loro idee”, perché “vogliamo davvero risalire tutte le classifiche della qualità della vita e dello sviluppo”. Un obiettivo che “non sarà possibile realizzare in un anno, ma ora dobbiamo compiere il primo passo; altrimenti, continuando a stare fermi, sicuramente non correremo il rischio di sbagliare, ma altrettanto sicuramente continueremo ad essere lì in fondo”