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I FRATI FRANCESCANI DI SAN MARCO IN TERRA SANTA E ANDALUSIA

San Marco in Lamis. Per innumerevoli devoti e turisti in genere, il Gargano non è soltanto terra di arrivo e di accoglienza ma anche di partenza. Lo è verso i più importanti Santuari e luoghi sacri del Cristianesimo mondiale.
A confermare il fenomeno delle partenze è il Santuario di San Matteo, organizzatore da sempre di un programma annuale di visite e devozione, diretto nei paesi dell’oriente e del Sud mediterraneo, con prevalenza e meta finale: la Terra Santa. Anche quest’anno ha redatto un programma dettagliato con una duplice direzione e destinazione. Il primo itinerario, che vedrà lo svolgimento dal 17 al 24 Luglio, ha come meta la Palestina cristiana, l’altro, denominato “Gran Tour in Andalusia” (Spagna) sarà attuato dal 23 al 28 Agosto. Ovviamente il percorso principale del viaggio sarà compiuto, per ragioni di tempo e di opportunità. Entrambi gli itinerari – secondo quanto scrive Padre Nicola De Michele – “…hanno lo scopo di offrire …un’occasione per rientrare in noi stessi e gustare un’intensa esperienza interiore con la scoperta delle infinite, sconosciute e meravigliose manifestazioni di Dio e poi per offrire anche la conoscenza di luoghi di grande interesse naturalistico, storico, artistico onde arricchire la nostra cultura. A suo dire la Terra Santa, chiamata anche Israele o Palestina, sarebbe il punto di arrivo di ogni credente nell’unico vero Dio, quindi anche per gli Ebrei e per i Musulmani, ma lo è soprattutto per i cristiani, perché in quella terra “il Verbo di Dio- Gesù si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi” (G. Prologo). E’ una terra incredibilmente ripiena di luoghi carichi di storia, di bellezze naturali e artistiche, ma soprattutto è abbondante di profonda spiritualità. La terra Santa è la terra dell’Antico Testamento e del Nuovo Testamento che riporta agli albori della fede, dove bisogna essere molto forti per resistere alle emozioni che invadono profondamente la mente e il cuore del pellegrino. L’itinerario previsto fa rivivere e approfondire la Bibbia e soprattutto il Vangelo che è la vera guida di tutto il pellegrinaggio. Circa l’Andalusia – secondo la descrizione fatta dal suddetto frate- viene definita “La terra del Paradiso”. E questo non a torto. L’Andalusia, secondo P. De Michele – è una “regione con un fascino senza tempo, grazie alle sue torri dorate, le Chiese, le moschee, i giardini fioriti, ma anche grazie alla sua cultura unica e irripetibile, risultato di un incessante susseguirsi di contrasti. Per la sua posizione geografica costituisce il ponte tra due continenti: l’Europa e l’Africa, ed è anche il punto di incontro tra due mari: l’Oceano Atlantico e il Mediterraneo; per questi motivi – spiega il religioso – l’Andalusia ha vissuto l’incessante susseguirsi di culture diverse che da qui sono entrate in Europa nel corso dei secoli. Nonostante la modernizzazione e il suo stare al passo con i tempi, resta sempre molto attenta a conservare le radici e il suo imponente patrimonio culturale e monumentale ereditato dagli antenati”. Anche per questa scelta – secondo il frate, non si resterà delusi.