Si preannuncia faticosa la giornata di oggi martedì 8 aprile per i componenti dell'organo rappresentativo della Comunità Montana del Gargano. Saranno impegnati mattina (i capigruppo) e pomeriggio (i consiglieri) per lavorare al varo del bilancio di previsione 2008.
E già salta all'occhio un dato paradossale ed ipocrita: da un lato si dice no al governo istituzionale (il niet è arrivato direttamente dalla segreteria provinciale del Pd) e dall'altro si fa di tutto per coinvolgere la minoranza. Ed invece delle due, solo una è possibile. Invece va avanti la commedia "dell'ipocrisia". La sinistra non ne vuol sapere di aprire al governo "tutti assieme", mentre nel contempo si "preoccupa" di "aprire" all'opposizione per "approntare insieme l'importante documento contabile" per dirla con l'attuale reggente dell'ente il vicepresidente Gino Vergura. Ma il vertice si preannuncia infuocato anche perché si finirà per discutere inevitabilmente della necessità di riequilibrare i rapporti di forza all'interno dell'esecutivo, sbilanciati come sono a favore del PD, che occupa quattro caselle su cinque. Riequilibrio chiesto con determinazione dal socialista Matteo Cappucci, il quale fu tra i pochi a battersi affinché la proposta avanzata nei mesi scorsi dalla minoranza circa il varo di un "governo istituzionale", in seguito agli arresti choc di presidente ed assessore dell'll gennaio 2008, avesse uno sbocco positivo (niet del Pd provinciale). Intanto sul mancato varo del governo istituzionale non accennano a diminuire le proteste del centrodestra, il quale accusa la maggioranza di centro-sinistra di "scarsa sensibilità istituzionale", di "aver anteposto gli interessi di partito e di coalizione a quelli di un ente prestigioso come la Comunità Montana del Gargano". Intanto tutte le attenzioni sono rivolte a Bari, alla sede della regione Puglia, chiamata entro il prossimo 30 giugno "a legiferare" in merito al riordino delle Comunità Montane secondo quanto predisposto dalla Finanziaria 2008.