Menu Chiudi

Ischitella torna al ‘700

Recupero di un artigianato straordinario con l’ulivo. Un autentico tuffo nel passato percorrendo scalinate, viuzze, portali su cui si affacciano chiese e case a terrazza. Una cucina sopraffina.Un’escursione ad Ischitella è in questa stagione è in questa sta­gione, una ghiotta occasio­ne per curiosi viaggiatori in vena di fare scorpacciate di bei paesaggi e buona cucina (info 0884-918411). II paese ha due rioni storici: «Terra Vecchia» d'impianto me­dievale e «Ponte» la cui costruzio­ne risale al Settecento. Nel primo sono garantite passeggiate lungo scalinate, viuzze, i portali, sulle quali si affacciano chiese, case a terrazza e il castello del XVII se­colo. Secondo la leggenda, un pino or­mai rinsecchito, davanti alla chie­sa di San Francesco, germogliò al passaggio del Poverello d'Assisi, in pellegrinaggio verso Monte San­t'Angelo. Ischitella ha dato i natali nel 1676 a Pietro Giannone accademi­co e giurista. Pietro Giannone stu­diò` giurisprudenza a Napoli ma approfondì anche le teorie di Car­tesio, soprattutto attraverso la let­tura di Malebranche, e quelle dei libertini, di Gassendi e di Locke. Si convertì al calvinismo e fu per que­sto perseguitato. Attirato con un inganno in territorio piemontese, arrestato morì in carcere a Torino nel 1748. La gastronomia del Gargano è caratterizzata da pasta fresca, pa­ne, formidabile quello di Monte Sant'Angelo. A Ischitella fanno zuppe di pe­sce, capitone alla brace, «'u cavecione», rustico di cipolle, uva sultanina, acciughe cotto al forno, pizza a treccia condita con olio e semi di finocchio selvatico. Notevoli, inoltre, i «Mandorlini», cestini di pasta di mandorle la cui caratteristica è che non solo si mangiano i dolcetti croccanti e co­lorati, quanto anche il cestino di pane prima di andare alla cottura. Ottimo l'artigianato ad Ischitel­la: la «cruedd», dal latino «corbu­la» è una cesta di paglia di grano tenero e arricchita con pezze co­lorate e di giunco di palude di Va­rano. Nella «cruedd» le donne usa­vano mettere capi del corredo o la massa. Questo oggetto, destinato a scomparire, è tornato alla gloria dell'artigianato locale, grazie all' «Associazione cruedd di Ischitel­la». Straordinari anche gli oggetti intagliati nell'ulivo o in rami d'al­beri dei boschi. I locali consigliati: «II Casino» (0884-995507/338 3891470, «La Val­letta» (anche agriturismo, (996175 / 335 5351786)> «Masseria Giorda­no» (080/5017855 330/822140, (995519), coop. agrituristica «Isola di Varano» (917542). Per i «curiosi viaggiatori» pro­pensi a scarpinate toste e gagliar­de, domenica prossima il Cat (Club amici del trekking) di Bari orga­nizza un'escursione di 12 chilome­tri da Ischitella a Vico del Gargano. Sarà guidata da Corrado Palumbo (338-3097250) che assicura un per­corso, sì con qualche difficoltà e molto fiatone, ma splendido per i boschi di lecci, aceri e carpini in piena vegetazione. Più in basso si trovano pinete di pino d'Aleppo e macchia mediterranea. Tra le al­tre esperienze dell'escursione il passaggio a guado del torrente Ra­mandato il cui letto è coperto da noduli di selce, le pietre che gli uomini preistorici del Gargano utilizzavano per le punte di freccia, raschiatoi e bulini. Durante la camminata probabili incontri con cinghiali, pastori di capre nere e con contadini che an­cor oggi vanno in campagna a dor­so di mulo. L'escursione terminerà sulla ri­va della laguna di Varano, una del­le mete più sorprendenti del Gar­gano: serena, placida, non ancora invasa da strutture turistiche, con­serva tra l'altro i ruderi di un idro­scalo militare «Ivo Monti» degli inizi del Novecento.