Alberghi esauriti. Già 730mila le prenotazioni: 10mila al giorno.
Complessivamente le prenotazioni ammonterebbero a 730mi1a, solo giovedì prossimo (24 aprile, prima giornata di esposizione ai fedeli delle spoglie di San Pio da Pietrelcina) sono attese 15mila visite: con questi numeri naturale che le strutture ricettive della cittadina garganica (9mila posti in tutto) abbiano fatto registrare il tutto esaurito. Ragion per cui credenti, laici e curiosi provenienti dall'Italia e dall'estero saranno costretti ad alloggiare anche in alcuni paesi limitrofi. Prima di tenere a battesimo l'evento religioso dell'anno, si può ben dire che la sfida è stata ampiamente vinta. Si viaggia al ritmo di 10mila prenotazioni al giorno (pervenute allo 0882/417500, numero istituito dai frati cappuccini del convento di San Giovanni). I posti sono esauriti imo a giugno, tuttavia sarà possibile osservare le spoglie di San Pio anche nei mesi successivi. Oltre all'eccezionale evento, va considerato che quello in corso è il 40esimo anno dalla morte del "frate delle stimmate": congiuntura che rende la visita quasi irrinunciabile. Gli organizzatori hanno calcolato che le visite avverranno a un ritmo di 600 l'ora, dalle 7 alle 19: ogni giorno accederanno alla cripta un massimo di 7mila persone. «Si potrà entrare anche senza prenotazione – ricordano dall'ufficio prenotazioni dei frati cappuccini – tuttavia correndo il rischio di una fila lunghissima. Le persone prenotate, invece, potranno accedere munite di biglietti». Stabilito anche il programma del 24 aprile: alle 11 messa sul sagrato del nuovo santuario, celebrata dal cardinale Josè Saraiva Martins prefetto della Congregazione delle cause dei santi (in caso di pioggia o maltempo i fedeli dovranno spostarsi all'interno); al termine della messa, presumibilmente intorno alle 13, verrà aperta la cripta della vicina Chiesa del Convento di Santa Maria delle Grazie dove è conservato il corpo del Santo sotto un'urna di cristallo antiproiettile e trasparente (appositamente giunta dalla Francia). L'apertura della tomba era avvenuta nella notte tra i12 e 3 marzo scorsi, tra gli altri alla presenza del vescovo della diocesi Manfredonia – San Giovanni mons. Domenico D'Ambrosio: il corpo di San Pio era stato trovato quasi intatto, a parte un principio di scheletrizzazione della testa a causa dell'umidità. «Per precauzione è stata ordinata una maschera di cera – spiega il direttore dell'emittente Teleradio Padre Pio Stefano Campanella – ma solo alla fine si deciderà se utilizzarla o meno».