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Vieste, l’ass. Rosiello: “tante calcolate inesattezze sull’aeroporto turistico di Piano Grande”

Riceviamo e pubblichiamo
Spett.le Redazione di Ondaradio
Egregio Direttore
Sono sempre un po’ restio ad inserirmi in discussioni e polemiche varie su temi che riguardano l’Amministrazione in genere oppure sulla mia persona.
Preferisco leggere sul vostro sito le notizie ed i commenti e discuterne in famiglia o con gli amici.
Anche quando mi sono visto attaccato con parole offensive, ho sempre preferito lasciar perdere per non incappare nella trappola della polemica più o meno spicciola.
Sono convinto che nella vita conti più ciò che si è di ciò che si dice.
Tuttavia sono molto allergico alle menzogne e comincio ad avvertire un certo disagio leggendo alcune notizie e certi commenti che non hanno nulla di veritiero.
Davanti a ciò, non posso non inviarvi questa mia comunicazione che faccio anche a nome dell’Amministrazione Comunale.
La notizia in questione è quella relativa al presunto snobismo dell’Amministrazione nei confronti di alcuni  proprietari dei terreni della zona Piano Grande, riuniti ormai nel Comitato Piano Grande.
Con la comunicazione che segue non intendo offendere, condannare o criticare nessuno e, chi mi conosce profondamente, sa che non ne sarei neanche capace.
La mia intenzione è chiarire come siano davvero andate le cose fornendo una chiave di lettura diversa su ciò che è stato detto finora, per aiutare tutti a farsi un’idea su come è stata gestita la questione Variante Urbanistica fino ad oggi.
Mi sono reso conto da subito che le cose avrebbero preso una piega particolare già dal primo Consiglio Comunale di Febbraio 2008 quando, senza che la Variante fosse stata ancora adottata, arrivò una lettera sottoscritta da alcuni proprietari dei terreni di Piano grande ( a dire il vero anche da parte di soggetti non interessati dalla Variante ma semplicemente proprietari di terre e strutture turistiche situate nei pressi della zona oggetto della Variante) la quale faceva riferimento alla errata impostazione e procedura della Variante al PRG e con la quale si faceva passare per un bluff la reale volontà di realizzare un aeroscalo turistico mettendo in risalto che, la ipotizzata cordata di imprenditori locali, sarebbe stata interessata soltanto a requisire le terre sotto la minaccia dell’esproprio, acquisendole per quattro soldi, per poi realizzare l’ennesima lottizzazione.
Davvero non capisco come si possa distorcere la verità in questo modo ma, una volta preso atto di questo, l’Amministrazione Comunale ritenne doveroso ritirare l’accapo per chiarire la vicenda e dimostrare che l’unica vera intenzione era quella di porre le basi per realizzare l’infrastruttura senza creare danno ai proprietari dei terreni in questione.
La pratica della Variante fu infatti riproposta all’ Ufficio Tecnico Comunale, per eliminare tutti gli elementi di disturbo che erano stati presi come ostacolo e ripresentarla nelle sedi istituzionali.
Fu inoltre inserita una norma tecnica di attuazione con la quale si stabilirono alcuni principi fondamentali che voglio brevemente riassumere.
E ‘stato stabilito che, nella Piana in questione individuata dalla Variante al PRG come idonea per realizzare un aeroporto turistico, tutti i proprietari che avessero già realizzato dei manufatti (i quali devono ovviamente non essere abusivi e non trovarsi nella striscia di volo…preciso che sulla striscia di volo non c’è ne sono !!), potranno chiedere di essere enucleati dalla tipizzazione ovvero rimanere con l’attuale tipizzazione agricola.
Coloro invece che dovessero decidere di cogliere questa occasione, potranno sottoscrivere una convenzione con la quale saranno beneficiari di una volumetria, da destinare ad attività turistico- ricettiva, commerciale o direzionale, potendo contare su un indice di edificabilità pari a 0.3 metri cubi per metro quadro.
In parole povere si tratta della possibilità di realizzare 1.000 metri quadrati di superficie per ogni ettaro di terreno contro i 100 metri quadrati possibili su terreni agricoli.
Ecco perché nella relazione in Consiglio Comunale ho fatto riferimento ad una premiante contropartita .
Venendo poi alla questione snobismo preciso che, il giorno che fu convocata la Commissione Consiliare che avrebbe discusso della Variante, una delegazione dei proprietari, accompagnata da Giuseppe Clemente che è diventato come è noto il riferimento del Comitato Piano Grande, si presentò nella stanza dove di lì a poco si sarebbe dovuta riunire la Commissione stessa (senza che nessuno lo sapesse e senza che ci fosse stato un invito particolare).
Avvertito telefonicamente dall’ufficio, risposi che ero in macchina e sarei arrivato in cinque minuti ( a riguardo si sono permessi di scrivere che “c’era un appuntamento” ed il sottoscritto con altri membri della Commissione, pur sapendo dell’incontro, eravamo al bar a dire chiacchiere !!).
Ma al mio arrivo nella stanza non trovai nessuno se non il funzionario il quale mi disse che quelli della delegazione erano andati via confermandomi che aveva loro riferito il mio arrivo imminente.
Il funzionario mi aggiunse inoltre che la Commissione non si sarebbe tenuta per la mancanza del numero legale.
A tale notizia sono sobbalzato perché avevo inteso che obiettivo di quella delegazione, non era stato un incontro chiarificatore, ma quello di far saltare la seduta della Commissione e, una volta riusciti nell’intento, hanno pensato bene di andarsene. Almeno così mi venne spontaneo di pensare.
Avrei accettato tranquillamente di spostare la Commissione ad altra data se almeno quella giornata fosse stata utile a chiarire la questione con i proprietari che invece andarono via.
Mi resi conto che i membri della Commissione erano tutti in Comune e si erano spostati in altre stanze avendo trovato la sala occupata dalla delegazione.
Per cui fu agevole in pochi minuti dare inizio alla seduta.
Dopo questo episodio, nonostante tutto, presi il telefono e chiamai il sig. Giuseppe Clemente per concordare un incontro e mi disse che non c’erano problemi ma che lui sarebbe mancato per alcuni giorni e solo al suo rientro avrebbe potuto organizzarlo.
Ma nei giorni a seguire non ricevetti nessuna risposta o comunicazione.
Alcuni giorni prima dell’ultimo Consiglio Comunale, incontrai una persona di mia conoscenza che avevo saputo far parte del Comitato e chiesi delucidazioni sul mancato incontro che avevo chiesto (non seppe rispondermi perché nessuno gli aveva parlato di un incontro da farsi) comunicandogli comunque il mio interesse ad incontrarli prima del Consiglio Comunale.
Prese l’impegno di contattare il Clemente e di fissare un appuntamento. Cosa che non è avvenuta.
Mi chiedo a questo punto: come mai sono riuscito ad incontrare e spiegarmi con tutti i proprietari terrieri che non fanno parte del Comitato ?
Come mai lo snobismo, le furbate, le lottizzazioni nascoste, gli insulti e le offese, sono parole che provengono solo dai quei proprietari che si sono riuniti con Clemente in questo Comitato ?
Mi chiedo : come mai altri proprietari con decine di ettari, hanno capito l’importanza e la legittimità dell’opera ed hanno carpito buona fede ed altri parlano a sproposito ?
Comincio a sospettare seriamente che qualcuno stia strumentalmente utilizzando la buona fede di alcuni ignari (almeno spero per loro) proprietari terrieri per altri fini, anche politici.
Spero davvero di sbagliarmi ma consentitemi almeno di nutrire, dopo quello che ho subito da alcuni personaggi, dei seri dubbi a riguardo.
Concludo confermando ancora una volta la mia totale disponibilità ad incontrare chi vorrà chiarire seriamente e senza pregiudizi, la questione della Variante Urbanistica.

Cordiali saluti.

Nicola Rosiello