Si parlerà di organizzazione. Il problema del numero dei medici e degli infermieri.
I sindaci del Gargano nord -si riuniscono, oggi alle 18,00, presso la sala consiliare del Comune di Vico del Gargano, per parlare di sanità. L’iniziativa del sindaco di Vico del Gargano, Luigi Damiarii, per fare il punto sull’organizzazione dei servizi sanitari alla vigilia della stagione estiva, ma anche, e soprattutto, in merito alle preoccupanti notizie che riferiscono di contrazione di organici. All’incontro prenderanno parte i primi cittadini di Cagnano Varano (Nicola Tavaglione), Carpino (Rocco Manzo), Ischitella (Piero Colecchia), Rodi Garganico (Carmine D’Anelli), Peschici (Domenico Vecera), Vieste (Ersilia Nobile). Non dovrebbero mancare i responsabili dell’Azienda sanitaria Foggia/1. Un confronto per fare chiarezza su diversi punti che, attualmente, fanno a pugni tra loro. Da parte dell’Azienda sanitaria, per bocca del sub commissario dell’Asl Foggia, Savino Inchingoli, non ci sarebbe alcun problema, anzi, si stanno predisponendo programmi per potenziare e migliorare i servizi: a Vico del Gargano, la radiologia, con tecnologie avanzate e per farla funzionare 24 ore su 24; inoltre, si sta procedendo alla istallazione di una Tac. Smentita anche la ventilata chiusura del laboratorio di analisi; inoltre, nessuna contrazione degli organici per i Punti di primo intervento, i quali – per Inchingoli – sono quelli necessari. E sempre a proposito dei laboratori di analisi, negli stessi centri di .primo intervento, i medici potranno effettuare, con i "Minilab" quelle indagini necessarie per gestire le condizioni cliniche che si troveranno ad affrontare, anche quando il laboratorio centrale è chiuso. Crescita del numero degli infermieri nei Punti di primo intervento; nuova riorganizzazione per quanto riguarda, invece, i medici. Sull’altro versante c’è la posizione netta del presidente della commissione sanità regionale, Dino Marino, secondo il quale sul Gargano, e non solo, s’abbatterebbe una vera mannaia sugli organici che vorrebbe dire contrazione dei servizi e, naturalmente, rischio per le comunità locali. Il presidente Marino ha alzato i toni della protesta e, con dati alla mano, ha denunciato il danno che la regione "sta determinando contro le popolazioni del Gargano, e non solo. Per Vico del Gargano e San Marco in Lamis i tagli sarebbero, rispettivamente, di diciotto e due unità. Per Vico del Gargano e Vieste, ma anche per gli altri comuni viciniori, si tratterebbe, in pratica, di vedere dimezzati quei pochi servizi, che ancora oggi, riescono soltanto in minima parte a garantire. Il presidente della commissione sanità sottolineava, poi, il fatto che tale "manovra da parte dell’Azienda non poggia su alcun fondamento di norma e raziocinio. Infatti, non vi è alcuna valutazione dei carichi di lavoro esistenti in ambito alle attività di presidio, così da poter offrire le risorse necessarie corrispettive alle richieste dell’utenza" Dati, come ricordavamo, che contrastano tra loro, e su questo non crediamo che ci possano essere dubbi, anzi, sarebbe come negare l’evidenza, soprattutto se gli interlocutori rivestono cariche istituzionali e responsabilità di governo della sanità foggiana. Restano, per la cronaca, come elementi significativi e molto preoccupanti, episodi in cui è stata messa a rischio la vita di pazienti. L’ultimo caso ("Codice rosso") quello del trasporto di un infartuato, dal Punto di primo intervento di Vico del Gargano a San Severo, senza medico a bordo dell’ambulanza. Anche questa è la "Buona sanità" che viene garantita alle popolazioni del Gargano nord e ai turisti (migliaia) che saranno sul territorio nei prossimi giorni.
Francesco Mastropaolo