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ADESSO BASTA, NON SI PUO’ PIU’ DARE SPAZIO E CHI SPAZIO NON MERITA

L’intera redazione di Garganopress.net e i soci della Cooperativa Araiani e del Nuovo Circolo Culturale "Giulio Ricci" esprimono la propria solidarietà a Mons. Domenico D’Ambrosio, arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo e ai frati cappuccini di Santa Maria delle Grazie per le pesanti ed infamanti accuse rivolte loro dai "soliti noti", un gruppo di esaltati che continua a confondere la realtà con le proprie fantasie e i propri odii.
La salma di Padre Pio non è mai stata vilipesa o manomessa, ma è stata esumata solo lo scorso 2 marzo. Dal 1968 ad oggi mai nessuno ha "scoperchiato" il sarcofaco di San Pio, contrariamente a quanto dichiarato da alcuni "dissidenti". Come ha ricordato a "Striscia la notizia" Giovanni Valerio, titolare di una nota ditta di pompe funebri del posto e membro dell’equipe nominata da D’Ambrosio per esumare il frate cappuccino di Pietrelcina, i tre sigilli posti sul vetro della bara sono stati rimossi nel 1968 per permettere ai religiosi e ai familiari di San Pio di salutarlo per l’ultima volta. Quindi nessun mistero e nessuna esumazione preventiva, ma solo pure invenzioni di saccenti delatori, smascherati dai fatti e dalla storia. Valerio ha mostrato agli inviati di "Striscia" Mingo e Fabio un filmato del 1968 che testimonia quanto ribadito più volte a voce.

L’intervento dei legali a questo punto pare cosa ovvia, bene fanno i frati cappuccini ad adire le vie della magistratura ordinaria per difendere la propria dignità, quella della Chiesa, di Mons. D’Ambrosio e soprattutto di Padre Pio, uomo carismatico e Santo del Sud.

L’appello alle testate giornalistiche italiane e straniere a non dare più spazio a chi spazio non merita, così come abbiamo deciso di fare noi di Garganopress.net da qualche mese. La deontologia professionale lo richiede, per una volta dimentichiamoci tutti dell’audiens.

Angelo Del Vecchio
Garganopress.net