Protestano gli albergatori lamentano un calo che va dal 30 al 50% di presenze.
Se da un lato a San Giovanni Rotondo si "festeggia" l’accordo tra l’Opera Romana Pellegrinaggi e l’Opera Pellegrinaggi del Gargano che apre un "ponte" verso le principali mete di pellegrinaggio mondiali dagli aeroporti di Bari e Brindisi, dall’altro si fanno invece i conti con l’amara realtà che circonda i piccoli albergatori. Nonostante il boom di presenze per la ostensione del corpo di S. Pio e a dispetto dei grandi numeri che "investono" comunque i grandi alberghi del luogo, esiste però un’altra realtà,, fatta di poche prenotazioni e camere spesso vuote. In crisi soprattutto i Bed&Bréakfast. Lo sottolinea uno degli addetti ai lavori, Nicola Taronno: «E’ stato detto che per raggiungere S. Giovanni Rotondo conviene rivolgersi alle agenzie, che offrono alla clientela il famoso tagliando per evitare le code per la visita alle spoglie mortali di San Pio. Tutto questo ha intimorito chi faceva il pellegrinaggio can mezzi propri ed in piccoli gruppi, quelli per intenderci che rappresentano i nostri clienti abituali. Eppure i nostri prezzi (pernottamento e prima colazione) sono competitivi perché vanno dai 20 ai 25 curo a persona. Dicono che fino alla fine di giugno soprattutto i fine settimane i locali ricettivi (dal grosso albergo al più piccolo degli affittacamere) sono tutti prenotati? Ebbene personalmente devo dire che ho solo 3 prenotazioni e gli altri non stanno meglio di me. Purtroppo questa storia va avanti così dagli inizi di aprile. Unica eccezione i giorni a cavallo del 31 maggio e primo giugno, durante i quali tutti abbiamo lavorato. Se dovessimo parlare in termine di percentuali, noi piccoli albergatori, abbiamo avuto un calo che va dal 30 al 50% di presenze. Al contrario delle strutture con più di 50 posti letti sicuramente, che hanno invece incrementato la ricezione. Lo stesso problema è sentito anche dai parcheggiatori. Se questa situazione dovesse protrarsi fino al 23 settembre del 2009 data in cui avrà termine l’ostensione, per noi piccoli operatori della ricettività sarebbe un disastro».