“La maggioranza dica cosa vuol fare”. Già finito dopo due mesi il “dialogo costruttivo” con l’opposizione.
Inizia in salita il cammino dell’amministrazione comunale di centrodestra di Peschici, insediatasi ad aprile scorso. Già terminata la luna di miele con la minoranza. Nell’ultima seduta del consiglio comunale, l’opposizione ha abbandonato i lavori perchè – ha spiegato Michelino Esposito, a nome anche degli altri quattro consiglieri – «nonostante a più riprese abbiamo dato e offerto la nostra collaborazione, per contro abbiamo ricevuto un ostinato e quanto mai indecifrabile rifiuto». La goccia che ha fatto traboccare il classico vaso è la mancata presentazione da parte dell’esecutivo delle linee programmatiche relative all’azione progettuale da attuare nel prossimo quinquennio. «Non sappiamo – ha aggiunto Esposito – se i consiglieri di maggioranza ne siano a conoscenza, ma noi rappresentanti di tutti i gruppi della minoranza a tutt’oggi non conosciamo né le indicazioni del sindaco, che dovevano essere depositate entro il 24 maggio, né tantomeno le linee programmatiche ed i progetti da realizzare durante il mandato amministrativo, nonostante per ben cinque volte ci siamo recati in segreteria per prenderne visione. E’ evidente che se si vuole la collaborazione, bisogna essere disponibili a darla e questa, ancora oggi, da parte della maggioranza non esiste. Anzi, ci troviamo di fronte a un muro di arroganza». Nonostante tutto, dice Esposito, «vogliamo dare credito a questa maggioranza, non perché ne facciamo parte o perchè ci sia una promiscuità, ma perché siamo peschiciani e avendo a cuore il benessere del nostro paese, in caso di scioglimento del consiglio, non sarebbe certamente un bene per la nostra comunità visti i tanti e annosi problemi ancora irrisolti». Dai problemi strettamente amministrativi a quelli più vicini alla compattezza all’interno dell’esecutivo che, per Esposito, fin dal primo momento, anziché essere coeso, è apparsa farraginoso, incerto e diviso al suo interno, coperta da un paravento di facciata, tra i diversi gruppi. Da una parte componenti dichiaratisi del Pdl, ma mai iscritti, e che hanno come unico obiettivo quello di prendersela con il responsabile che ha avuto come unico difetto quello di aver appoggiato la lista «Nuova alba». Dall’altra, membri dell’Udc contrari a decisioni, già prese, che contrastano fortemente con quanto promesso in campagna elettorale. Altro punto di attrito riguarda l’assenza degli amministratori alla riunione tenuta in Prefettura per mettere a punto un piano antincendio; inoltre la mancata assegnazione alla minoranza di un locale nella sede municipale per le riunioni del gruppo consiliare. Esposito e gli altri componenti la minoranza (Michele Giuseppe Marino, Matteo Mongelluzzi, Antonio Guerra, Antonio Scopece) non chiudono la porta al dialogo, tant’è che si dicono pronti a ricucire un rapporto sereno con la maggioranza, nell’interesse della popolazione, auspicando che tanta disponibilità «non venga delusa ancora una volta».