Menu Chiudi

I sindacati del comparto Sanità protestano per la gestione di Troiano

"La situazione all’interno dell’ASL di Foggia non ha precedenti". E’ la denuncia dei sindacati di categoria Cgil FP, Cisl FP, Uil FPL, Fials, FSI e Nursing Up, contenuta in una lettera inviata al Commissario Straordinario della Asl di Foggia, Donato Troiano.
"Ad oltre un anno e mezzo dalla costituzione dell’Asl unica, le condizioni organizzative d’uffici e servizi presentano vistose lacune", scrivono i sindacalisti che annunciano un’assemblea di tutti i lavoratori dell’Asl, a tempo indeterminato e precari, per il 18 giugno prossimo, presso la Cassa Edile di Foggia (ore 9). "Appare evidente un’assenza d’omogeneità tra le ex tre Asl", si legge nella lettera sottoscritta dai dirigenti sindacali Bonanese (CGIL FP), Dalessandro (CISL FP), Giorgione (UIL FPL), Pizzichetta (FIALS), Ruscio (FSI), D’Amato (Nursing Up). "Si assiste in molti casi a procedure amministrative ancorate alle Asl di provenienza – continuano i sindacalisti – e la moltitudine dei provvedimenti amministrativi evidenzia incongruenze al limite della legittimità, tant’è che la maggior parte di essi non riportano l’attestazione di legittimità e conformità del direttore amministrativo. Si evidenzia inoltre, che alcuni atti deliberativi, a seguito di sollecitazioni sindacali, sono stati revocati o sospesi". Secondo i sindacati, "tale comportamento determina incertezza e disorientamento nella programmazione delle attività sanitarie, e nella certezza giuridica amministrativa degli atti, soprattutto sugli atti di valenza generale, che hanno interesse collettivo e riflessi sulle popolazioni e, pertanto, soggetti al consenso dei cittadini e delle parti sociali. Anche la proposta di rete territoriale provinciale, cosi come l’atto aziendale d’organizzazione e funzionamento – evidenziano i sindacati – non hanno consentito l’avvio di una discussione tra la parte pubblica e le Organizzazioni Sindacali delle tre aree, nonostante richieste d’incontro e reiterate sollecitazioni" Grave disorientamento deriva, secondo le parti sociali, "dalla mancanza di relazioni sindacali adeguate e dall’assenza di interlocutori certi, informazione e riscontri. Per relazioni sindacali intendiamo – sottolineano i sindacati – non solo le mere applicazioni contrattuali, che comunque assumono importanza, ma soprattutto il coinvolgimento sugli atti di valenza generale ed individuali, in particolare per i processi di mobilità, che avvengono in maniera unidirezionale e senza organicità, compreso l’affidamento di incarichi individuali non giustificati. Come non si giustifica il comportamento adottato in occasione della rideterminazione della dotazione organica, che non è stata preceduta – lamentano le Organizzazioni Sindacali – dall’obbligatoria consultazione con le parti sindacali delle tre aree contrattuali". In relazione al processo di stabilizzazione, i sindacati denunciano che "diversamente da altre strutture sanitarie, a tutt’oggi non si è ancora attivato concretamente, senza giustificazione alcuna per un ritardo insostenibile per i lavoratori precari. Registriamo difficoltà nell’avviare una seria contrattazione integrativa aziendale, che non può prescindere dalla costituzione dei fondi, con allegata documentazione analitica riferita agli ultimi tre anni, richiesta da tempo. A tal proposito, appare evidente – concludono i sindacati – la difficoltà nella determinazione nonostante l’affidamento ad un consulente esterno".