La commissione di indagine sul randagismo ha preso atto della proposta di legge del consigliere regionale Piero Manni (PRC). "Laboratorio-randagismo e tutela degli animali". Si tratta di una prima bozza, che riprende le esperienze di altre Regioni come il Piemonte, l’Emilia Romagna e la Lombardia, che hanno previsto di dividere le competenze tra le Province, i Comuni e le Asl.
"Ci sono dei principi ispiratori, ha detto il proponente, Piero Manni, come "il riconoscimento della dignità della vita degli animali, un coinvolgimento degli enti locali e una predisposizione da parte della cittadinanza a prevenire il fenomeno. Vengono poi specificati i compiti delle Asl che finora sono stati disattesi, come è stato confermato nel corso delle audizioni".
Sarà presa in considerazione anche la proposta presentata dal consigliere Ignazio Zullo, che già nella precedente seduta, su proposta dell’assessore alla salute, Alberto Tedesco, era stata rinviata, in attesa di notizie più certe, derivanti da un incontro con il Ministro della salute sull’esame di una proposta di legge nazionale. Si giungerà ad testo unificato delel due iniziative legislative.
La commissione, all’unanimità, è giunta alla conclusione di voler ascoltare i Comuni e valutare le singole realtà per una visione complessiva del fenomeno del randagismo nell’intera regione.
I commissari hanno preso atto, infine, della deliberazione della giunta regionale sull’istituzione dell’anagrafe canina regionale informatizzata (A.C.I.R.), per contenere e controllare la popolazione canina sul territorio della Regione Puglia. L’anagrafe canina registra il singolo esemplare che viene identificato con un microchip e messo in relazione ad un detentore, al fine di stabilire la proprietà, consentire la restituzione dell’animale ed individuare la responsabilità per quanto riguarda i doveri di custodia e mantenimento del benessere animale.