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Novelli ed il Foggia.Sarà rivincità per entrambi?

Il neo responsabile dell’area tecnica dell’U.S. Foggia fresco di nomina, l’avv. Filippo Fusco, ne è certo: Raffaele Novelli rappresenta la prima scelta per la panchina del nostro amato Foggia.


“Salernitano, 42enne, zonista convinto, seguace di Zeman: il suo 4-3-3 è perfettamente conforme a quello del boemo. La spregiudicatezza, il coraggio, l’aggressività, l’attacco, sono le principali peculiarità del suo credo calcistico”.

Da un salernitano ad un altro, dunque. Ma procediamo con ordine. Durante Ternana-Foggia in diretta dagli studi radiofonici di RadioNova, il presidente Capobianco dichiarò che l’avventura di Galderisi a Foggia sarebbe continuata a prescindere dal risultato ottenuto dalla squadra nella lotteria dei play-off. Notizia, questa, che tranquillizzava soprattutto la tifoseria, entusiasta dei risultati ottenuti dal Foggia con il tecnico di adozione patavina alla guida.
Da questo momento in poi, però, è lo stesso Galderisi a frenare la volontà della dirigenza rossonera, accettando si la riconferma, ponendo però come condizione necessaria la riconferma in blocco dell’organico. Dopo la sconfitta tattica della semifinale di andata allo Zaccheria, tutti si aspettavano il miracolo, cosa che è avvenuta fino alla prima frazione di gioco. Il secondo tempo, però, ha sancito definitamente la permanenza del Foggia in C1, attuale Lega Pro, per la prossima stagione e molto probabilmente ha anche chiuso la love story tra il tecnico campano e la compagine dauna.
Passano i giorni ed arrivano le prime voci di corridoio: riprogrammazione, ridimensionamento, budget dimezzato, via i senatori, sono le parole che circolano nella piazza foggiana unita all’ufficialità da parte della dirigenza di aver acquistato un terreno nell’hinterland foggiano dove sorgerà un centro polisportivo.
Da questo punto parte il nuovo progetto di Capobianco e soci, al fine di gettare le basi di una Società partendo dalle strutture di allenamento per la prima squadra, ma soprattutto per il settore giovanile, che potrebbe diventare l’arma in più del Foggia.
La nomina dell’avv. Fusco segue quella dell’addio di Galderisi, ufficialmente per divergenze di programma.  La società è alla ricerca della nuova guida tecnica, e gli occhi di tutti sono puntati su Fulvio Pea, tecnico della primavera della Samp, oltre che Simonelli, Corradini, Vullo e Modica. Fusco avverte che chiunque debba allenare il Foggia deve condividere i nuovi proclami sociatari: serietà, professionalità, coerenza, lavoro con i giovani, lavoro per obiettivi con prospettive future.
Intanto Fulvio Pea rinnova con la Samp, e proprio mentre Corradini si avvicinava alla guida tecnica del Foggia arriva l’ufficialità: Raffaele Novelli, ex manfredonia e salernitana, è il nuovo allenatore dell’U.S. Foggia. Una scelta che mette d’accordo tutti tranne i tifosi, memori dei fatti di Salerno poco più di due anni fa e convinti che Novelli non sia all’altezza di una piazza come Foggia. Una scelta, dunque, dal nome non altisonante e legata al progetto giovani condita dal calcio spettacolo, tanto caro al mister che gioca prevalentemente con un 4-3-3 di ispirazione Zemaniana.
E’ opportuno precisare però, relativamente alle vicende di Salerno, che fu proprio Stefano Cuoghi ad accendere la scintilla con Novelli, lanciandogli numerose offese anche alla presenza dell’ufficiale di lega. Tant’è vero che proprio Cuoghi venne punito con quattro turni di squalifica, mentre Novelli no. Resta il pessimo esempio offerto al pubblico foggiano, che in quell’occasione dimostrò una maturità senza eguali, da cui proprio Cuoghi avrebbe dovuto prendere esempio. Ma chi è Raffaele Novelli? Le sue esperienze più significative riguardano Melfi, Salernitana e Manfredonia. Ha fatto bene a Melfi tre anni fa in C2. Male a Salerno, nel 2006-2007 quando fu esonerato e sostituito con Bellotto; un po’ meno male anche l’anno scorso a Manfredonia: esonerato dopo 19 giornate per lasciar spazio a Pensabene. Ma sia a Salerno che a Manfredonia dopo il suo esonero le squedre hanno avuto una involuzione sia in termini di gioco che in termini di risultati. Insomma una nomina coraggiosa, che ci lascia un po’ delusi sotto il profilo dell’esperienza, ma che certamente risulta coerente con la nuova politica adottata dalla società. Novelli lavorerà con lo scetticismo quasi totale della tifoseria, con l’apporto di un grande calciatore che risponde al nome di Fabio Pecchia, esempio di lealtà e professionalità, e con una rosa di calciatori in cui speriamo di vedere buona parte di quella dello scorso anno. E proprio lo scetticismo generale potrebbe essere l’arma in più a disposizione del mister, che gli garantirebbe la possibilità di lavorare serenamente senza le solite pressioni legate al tutto e subito.
Non ci resta che augurare buon lavoro a mister Novelli.