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Lidi balneari, pugno di ferro contro il lavoro nero

Revoca della concessione per chi non ha dipendenti in regola
Dopo la lotta ai muretti abusivi la Regione que­st’estate dichiara guerra anche al lavoro nero da spiaggia. La nuova ordinanza per il turi­smo e le strutture balneari, ema­nata nei giorni scorsi, prevede la revoca della concessione dema­niale peri gestori dei lidi che non regolarizzano i propri dipen­denti. Dai bagnini agli addetti al­le sdraio, dai custodi dei pedalò ai barman, tutti i lavoratori in servizio nei lidi pugliesi dovran­no essere assunti regolarmente. «I controlli – ha annunciato il dirigente del settore demanio della Regione, Michele Loffredo – saranno intensi e ripetuti più volte nel corso della stagione». II giro di vite contro gli irregolari comincerà già a partire dalla prossima settimana. La nuova normativa in vigore ha affidato ai comuni gran parte dei poteri di gestione e controllo delle aree demaniali che prima erano nelle mani della Regione. Ma l’assessorato retto da Gu­glielmo Minervini conserverà, tra le altre funzioni, anche quel­la di una supervisione del lavoro svolto dalle amministrazioni co­munali. Per far sentire ai sindaci pugliesi il fiato sul collo e stimo­larli a svolgere al meglio il proprio dovere, nella nuova ordi­nanza sulle strutture balneari è stata inserita anche un’altra im­portante novità: periodicamen­te sul sito internet e sull’albo pre­torio della Regione sarà pubbli­cata la lista delle amministrazio­ni comunali inadempienti. Mi­nervini si aspetta infatti che que­st’anno i comuni prestino più attenzione alle regole del gioco e lavorino non soltanto per far ri­spettare l’ordinanza ai gestori delle aree demaniali, ma anche e soprattutto per mettere in rego­la i numerosi tratti di costa libera che ancora risultano fuori legge. L’ordinanza emanata per l’e­state 2008 ribadisce l’obbligo per chi detiene la gestione delle aree demaniali, di fornire un adeguato servizio di soccorso in mare. Se mancano i bagnini, nei lidi privati e nei tratti di spiaggia libera, i possessori della conces­sione o le amministrazioni co­munali saranno obbligati ad esporre l’avviso: «Attenzione: balneazione non sicura per mancanza di servizio di salva­taggio». Se questa regola fosse applicata da tutti, gran parte del litorale pugliese sarebbe cospar­so di questi cartelli poco rassicu­ranti, tradotti anche in inglese, tedesco e francese. Decisamen­te non una buon biglietto da visi­ta per una costa a forte vocazio­ne turistica. Poi, vista l’attenzio­ne dell’assessore Minervini per la semplificazione amministra­tiva e la trasparenza, tra le nuove regole imposte ai gestori balnea­ri ci sarà anche quella di esporre all’ingresso della spiaggia la car­te d’identità del proprio lido: uno strumento che servirà a ren­dere più agevoli i controlli da parte della capitaneria di porto e dei funzionari dell’ufficio dema­nio. Naturalmente anche que­st’anno restano in piedi le novità introdotte nel 2007: guerra ai muretti abusivi e transito gratui­to verso il mare all’interno degli stabilimenti privati. Abbastanza per fare arrabbiare i gestori bal­neari anche quest’estate. Da Vieste a Gallipoli è già comincia­to il lungo braccio di ferro con la Regione.