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Multa di 500 euro per chi sfama randagi

A Manduria è polemica tra diessini sull’ordinanza del sindaco Massaro.
Con un’ordinanza il sindaco di Man­duria, Francesco Massaro, ha vietato tut­ta la cittadinanza a sfamare cani e gatti randagi. Per i trasgressori è prevista una multa salata sino a 50o euro. L’os­servanza, come si precisa nello stesso at­to già divenuto esecutivo, sarà fatta ri­spettare dai vigili urbani, carabinieri, polizia e guardia di finanza che eleveran­no le contravvenzioni previste. A lamen­tarsi di questo è la consigliera provincia­le del Partito democratico, Marilena Di­noi (il sindaco della città messapica, Massaro, oltre ad essere dello stesso suo partito è anche presidente dell’as­semblea della Provincia). L’esponente del centrosinistra, convinta animalista, definisce «un controsenso la decisione assunta dal sindaco Massaro perché contraddice i principi delle leggi a tute­la del randagismo». Inoltre, sostiene an­cora l’esponente provinciale del Pd, <<im­pedisce lo sviluppo dei cani di quartiere che, come prevede la normativa, devo­no essere adottati dai residenti che a tur­no si devono prendere cura di nutrire i cani e i gatti nel loro stesso habitat dove
devono prendere cura di nutrire i cani e i gatti nel loro stesso habitat dove vivono, cioè per strada». Questo ban­chetto, però, non è più possibile a Man­duria a meno di salate sanzioni.