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QUATTORDICESIMA E SOCIAL CARD

A partire da ieri, sono circa tre milioni i pensionati al minimo cui il governo Prodi ha
assicurato la quattordicesima. Complessivamente la cifra destinata al provvedimento è di 919
milioni, ridistribuiti tra poco più di tre milioni di pensionati; circa tre volte in più di quanto
stanziato da Tremonti per la social card. Non sono che briciole rispetto all’aumento vertiginoso
delle spese per le famiglie più povere. Una piccola riflessione. Con la quattordicesima il pensionato al minimo riceve a casa un
piccolo aiuto senza dover “ostentare” la propria povertà, senza dover esibire un certificato che ne
attesti il suo stato di indigenza, senza essere colpito nella propria dignità. Con la social card studiata
dal governo Berlusconi, invece, i poveri vengono colpiti due volte. La prima perché il governo
rinunciando al controllo dei prezzi ed all’adeguamento degli stipendi e delle pensioni penalizza
pesantemente i soggetti più deboli. La seconda perché ha indelicatamente istituito la tessera del
povero con la quale i cittadini più miseri devono umiliarsi pubblicamente esibendo il proprio stato
di indigente.
Non di compassione hanno bisogno i pensionati. C’è di che meditare.

Antonio Giuffreda Capogruppo PD