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La Regione: turismo boom. Gli esperti: estate in calo

Per l’assessore Ostillio più 26%, per Trademark meno 9%. La Puglia del turi­smo va a gonfie vele o, in alter­nativa, rimane impantanata nel­la bonaccia estiva. La differen­za, apparentemente illogica, è legata ai risultati delle indagini di mercato che spesso indicano valori inconciliabili. I dati posi­tivi, ieri, sono stati forniti dal­l’Isnart (Istituto nazionale ricer­che turistiche) in occasione di una conferenza stampa a cui hanno partecipato gli assessori regionali al Turismo e allo Svi­luppo economico, Massimo Ostillio e Sandro Frisullo. Per l’Isnart l’occupazione delle ca­mere, nel secondo trimestre del 2008, è cresciuta del 15,5% ri­
spetto allo stesso periodo del 2007. Ma c’è di più. Le prenota­zioni per l’estate registrano un vero e proprio boom: più 22,2% a luglio e più 77,4% a settembre (contenuto l’incremento ad ago­sto, un mese ampiamente dina­mico). Da luglio a settembre cir­ca 1,7 milioni di italiani preve­dono di trascorrere un periodo di vacanza in Puglia, i126,6% in più rispetto alla scorsa estate. «Non vogliamo autocelebrarci – ha detto Ostillio – ma non vo­gliamo più sentirci Calimero, sempre piccolo e nero. Siamo cresciuti e le previsioni sono ve­ramente incoraggianti. La Pu­glia corre: lo dicono i numeri dell’Insart che è stato istituito dal Consiglio dei ministri. Sulla base delle prenotazioni si può affermare che c’è un aumento straordinario nel mese di set­tembre; un balzo che ci porte­rebbe ad essere la prima regio­ne in Italia per flussi turistici». «Il settore è in ottima salute – ha aggiunto Frisullo – e il mar­chio Puglia sta conquistando at­tenzione per la sua qualità. È un andamento che emerge an­che dal rapporto Bankitalia 2007 sull’economia pugliese (i dati sono forniti dalla stessa Re­gione, ndr). Migliorala compe­titività del comparto grazie alle politiche della giunta Vendo­la». Sul caro prezzi Ostillio an­nuncia provvedimenti. «Sono già in corso incontri con le cate­gorie interessate – ha sostenuto Ostillio – così come la Regione ha siglato un accordo con le banche affinché vengano proro­gati i termini di decorrenza per la presentazione delle fatture per lavori di ristrutturazione o per la realizzazione di nuovi al­berghi». Fin qui 1’Isnart che de­ve confrontarsi con la rilevazio­ne poco ottimistica di Trade­mark (giunta alla 17esima inda­gine). «La stagione turisiti­co-balneare in Italia – afferma Alessandro Lepri, autore dello studio – risentirà in negativo della crisi dei consumi: la no­stra stima prevede un calo del 5,7°%. Per la Puglia la situazione è più critica: sul versante joni­co si prevede una flessione de­gli arrivi del 9,1 %, mentre su quello adriatico dell’8,3°i°. I turi­sti puntano su più week-end: apparentemente aumenteran­no gli arrivi, ma le presenze di­minuiscono». Come uscire dal­la guerra delle cifre? «Basta atti­vare un servizio – chiarisce Lo­renzo Ranieri, ex presidente del­la sezione turismo di Confindu­stria Bari – che utilizza le dichia­razioni obbligatorie sui pernot­tamenti depositate dagli opera­tori alle questure. È una misura a costo zero che le grandi reti al­berghiere impiegano da tempo per analisi interne».