Anche le spiagge e turismo sono al centro del dibattito politico pugliese, con le polemiche in merito alle nuove regole per gli stabilimenti balneari. Polemiche restituite al mittente dall’assessore regionale Guglielmo Minervini. «L’unica novità dell’ordinanza balneare 2008 – dice il responsabile del Demanio – è la norma etica, che permette a tutti di leggere in chiaro l’identità della spiaggia scelta per trascorrere qualche ora e sapere quali servizi offre e dove sono collocati. Per il resto, si tratta degli stessi diritti e doveri disegnati dalla legge, quella stessa scritta insieme agli operatori economici e alle associazioni ambientaliste». «Chi prova fastidio – si chiede l’assessore – se la norma etica chiede di rendere pubblico il numero dei bagnini in servizio e degli altri dipendenti dei lidi pugliesi? A chi disturba leggere se ci sono accessi agevolati per disabili, se c’è la medicheria, se in quel lido ci sono posti barca autorizzati o altri servizi a disposizione dei bagnanti?». Secondo Minervini «la Regione ha sempre riconosciuto le ragioni e le difficoltà di questa categoria di operatori, anche avversando con successo una interpretazione dell’Agenzia del Demanio che imponeva loro inverosimili aumenti di tariffe. E neanche quest’anno gli oneri per le concessioni sono aumentati. E le accuse si sciolgano al sole». Sul tema interviene anche Massimo Cassano, consigliere del Pdl: «Il canone demaniale che i gestori devono corrispondere alla Regione è sempre più alto e, di conseguenza, i gestori non possono che aumentare i prezzi dei servizi offerti ai clienti». Cassano lancia una proposta: «Si potrebbe pensare, per esempio, ad uno sconto sul canone demaniale (o ad un contributo specifico da parte della Regione) per quei gestori che si impegnano a rinnovare le strutture. Costi di cui potrebbe tranquillamente farsi carico l’assessorato al Turismo, posto che il rinnovo delle strutture andrebbe ad innalzare la qualità dell’offerta oltre che a riqualificare la costa. Inoltre, analogo contributo o sconto sul canone, la Regione potrebbe applicarlo a quei gestori che si impegnano a ridurre i costi dei servizi resi ai cittadini. Terzo impegno che il Governo regionale dovrebbe assumere, è aumentare la vigilanza, specie di notte, su tutta la costa, onde evitare la proliferazione di un fenomeno purtroppo quotidiano, come i furti di sabbia».