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Massimo Maso vince il 10° Premio letterario nazionale “Vico del Gargano”

Massimo Maso di Dolo (VE) con il romanzo breve *Il cacciatore di formiche* è il vincitore della decima edizione del Premio letterario nazionale "Città di Vico del Gargano" 2008. Lo ha decretato la Giuria composta da Daniele Maria Pegorari (presidente),
Achille Serrao, Rino Caputo, Domenico Cofano, Giuseppe Massara, Michele
Afferrante, Grazia D’Altilia, Vincenzo Luciani. La Giuria, dopo l’esame di
101 romanzi brevi ed una selezione di 12 ammessi alla fase finale,
all’interno di questi ultimi ha formulato una classifica dei primi cinque
romanzi premiati.
*Oltre al primo premio assegnato a Il cacciatore di formiche* di Massimo
Maso consistente nella pubblicazione del romanzo e nel r. s. di 400 euro,
sono stati attribuiti: il 2° premio a *L’enigma della morte di
Jack-tredita*di Gianni Caspani di Rescaldina (MI), il 3° a
*Si chiamava Blanchette* di Fiorella Borin di Venezia, il 4° a
*In…espresso*di Riccardo Sgaramella di Cerignola (FG), il 5° a
*Una ghianda, un pugno di terra* di Vanes Ferlini di Imola (BO).
Gli autori degli altri romanzi selezionati erano Anna Maria Caputo (Rodi
Garganico, FG), Maria Antonietta Fregnani (Roma), Marco Bottoni Castelmassa,
(RO), Laura Giorgi (Grosseto), Alessandro Cartoni (Macerata), Giovanni Lupi
(Roma), Amneris Di Cesar (Bologna).
*La cerimonia di premiazione* si terrà il 24 agosto 2008 nella suggestiva
cittadina garganica.
Piena soddisfazione è stata espressa per la qualità delle opere dal sindaco
di Vico del Gargano Luigi Damiani e dall’assessore alla Cultura Giuseppe
Aguiari che hanno rivolto un invito a tutti i partecipanti al Premio a
intervenire alla cerimonia di premiazione che si terrà nella piazzetta di
largo Terra alle ore 20,30 del 24 agosto 2008.
*Il vincitore del Premio **Massimo Maso* è nato nel 1959 a Dolo (Ve) dove
vive. Ha conseguito la maturità scientifica nel 1979 e ha esercitato
svariati mestieri (bagnino, apprendista meccanico, aiuto carrozziere,
lavamacchine, guardiano notturno). Nonostante l’abbandono dell’Università,
non ha mai smesso di studiare e di coltivare le passioni principali (storia
militare, modellismo navale, montagna, disegno e musica). Colleziona "lame
orientali" e soldatini (circa 72 mila) e costruisce plastici di
fortificazioni ad uso didattico. Dal 1985 è impiegato all’Asl di Mirano
(Ve). Sposato nel 1989, è padre di due bambine.
Ha cominciato a scrivere per caso, trascrivendo un suo vecchio diario
intitolato "La ragazza dell’Arsenale" rimasto nel cassetto nonostante un
interessamento del regista Tinto Brass. Nel 2001 è stato finalista al premio
letterario Energheia di Matera. Nel 2003 ha vinto il premio letterario "Il
Tarlo" di Bergamo, nel 2007 il premio letterario "La Seriola" di Dolo (VE) e
nel 2008 ha ricevuto al premio Città di Vigonza (PD) una menzione speciale
con la poesia "I pomeriggi di marzo" (pubblicata in raccolta).