L’obiettivo però non sono soltanto i privati, i gestori degli stabilimenti balneari che dopo anni di deregulation lo scorso anno hanno dovuto adeguarsi alle nuove norme. Da quest’anno la Regione ha deciso di usare la linea dura anche nei confronti delle amministrazioni pubbliche, ree secondo l’assessore di non rispettare in troppi casi le indicazioni date dalla nuova norma. Nona caso, nelle ultime 48 ore gli uffici hanno prima inviato ai comuni una circolare «sulle corretta e uniforme applicazione» della legge regionale. E poi ha incontrato i gestori degli stabilimenti balneari per discutere della nuova ordinanza che entrerà in vigore tra quindici giorni. Nella circolare la Regione richiama all’ordine i comuni. Minacciando provvedimenti (come una segnalazione all’autorità giudiziaria per omissione di atti di ufficio) qualora la legge regionale sulla tutela delle coste continui a non essere rispettata. «Non è possibile – spiega l’assessore Minervini che in relazione alla nuova legge regionale i privati stiano rispettando le norme e molte amministrazioni ancora no». Il riferimento è in primis all’accessibilità alle spiagge libere: «Secondo la norma- continua il responsabile del Demanioil 60 per cento della costa deve essere pubblica: la proporzione è rispettata, ma spesso quelle aree non sono accessibili perché sporche, abbandonate, pericolose per i bambini. E comunque sono senza servizi>>.