Poteri alle Province, addio alle Apt. L’assessore Ostillio: “Un nuovo sistema snello e integrato”
La riforma del turismo pugliese sta per arrivare al traguardo. La giunta regionale comincia oggi la discussione sul nuovo testo unico predisposto dall’assessore Massimo Ostillio 36 articoli che riorganizzano dalle fondamenta il sistema dell’accoglienza, con una larga devolution di competenze a Province e Comuni che comporterà, tra l’altro, lo scioglimento delle Apt (le aziende provinciali del turismo, oggi commissariate). Un «nuovo modello pugliese», lo definisce Ostillio: «Avevamo preso l’impegno con il Consiglio a presentare la riforma entro giugno. Abbiamo leggermente tardato per trovare l’accordo con i sindacati e per attendere le nuove norme in materia di decentramento amministrativo». Norme che stanno cominciando l’esame in commissione consiliare e che dovrebbero essere licenziate a settembre.
Il testo unico (intitolato «Nuova disciplina dell’organizzazione turistica regionale e delle attività di programmazione e promozione riguardanti il settore») prevede che saranno le Province a farsi carico delle principali funzioni amministrative e di vigilanza (abilitazione all’esercizio delle professioni turistiche, autorizzazione sulle agenzie di viaggio). I Comuni si occuperanno, tra l’altro, dell’attivazione e della gestione degli uffici Iat (Informazione e assistenza ai turisti), dell’albo dei bed&breakfast e della vigilanza igienico-sanitaria sulle strutture ricettive. «Abbiamo disegnato – dice Ostillio – un grande sistema in cui intervengono i servizi dei Comuni, delle pro-loco, delle Camere di commercio e dei Sistemi turistici locali. Evitare la sovrapposizione di deleghe e dare al turista la maggior qualità possibile dei servizi». Nella legge è poi prevista la nascita della società «Puglia Promozione», che avrà «funzioni di statistica e di osservatorio delle dinamiche e dei flussi turistici». Nel capitale della società potranno entrare anche altri enti pubblici, fermo restando che la maggioranza dovrà rimanere in mano alla Regione. Prevista anche la costituzione del Comitato regionale di concertazione e programmazione turistica (Crt), cui partecipano gli operatori del settore pubblici e privati. Ma soprattutto nascerà il marchio turistico regionale, una sorta di «bollino di qualità» che sarà attribuito con decreto del presidente della giunta alle strutture pugliesi di eccellenza. Oggi in giunta è prevista anche la presa d’atto del piano regionale della portualità turistica, che contiene una novità importante. «Potremo attivare le risorse Ue 2007-2013, mentre prima non è mai stato possibile attingere ai fondi comunitari. La novità è che invece di individuare delle località "purtuali" in cui realizzare i nuovi scali, individuiamo il contingente di porti da realizzare su ciascun tratto di costa: i Comuni che si muovono per primi otterranno i finanziamenti europei». L’obiettivo della Regione è di realizzare 14mila posti barca entro i12012 e anche di ottenere una «regia unica» sulla gestione del sistema. «Le località che otterranno i cofinanziamenti avranno 1` obbligo di aderire al "soggetto unico" per le prenotazioni, cui il turista potrà rivolgersi per prenotare un qualunque posto barca sugli 800 km di costa pugliese»