"Sono 1200 i posti letto complessivi delle strutture acquisite e successivamente realizzate dalla Marcegaglia Tourism, senza considerare le villette e le abitazioni private: basta questo dato per capire quanto la domanda di spazio in spiaggia sia numerosa, in rapporto allo spazio disponibile". Eugenio Lecce, 37enne direttore operativo del resort ‘Pugnochiuso’, risponde pacatamente alle critiche sollevate ieri da l’Attacco, che aveva raccolto le lamentele di numerosi proprietari. Vediamole punto per punto. La distribuzione degli ombrelloni Due le baie rientranti nel resort, Pugnochiuso e Portopiatto, e quattro le file di ombrelloni. Prima i proprietari potevano prenotare per tempo il loro posto, adesso non è più possibile. "Premessa: la spiaggia è in concessione, e tutti hanno assolutamente il diritto di chiedere il dovuto spazio", spiega il direttore. "Il problema si pone, come potrà capire, per le prime e seconde file, che tutti in teoria vorrebbero (per le altre non abbiamo avuto né lamentele né richieste particolari). Noi abbiamo riservato loro un certo numero, in misura addirittura ridotta rispetto agli ospiti della struttura: ma abbiamo la necessità di portare tutti sullo stesso livello, mettendo anche gli ospiti a loro agio, se vogliamo parlare di rilancio vero del Mezzogiorno e non semplicemente annunciato . Una persona che arriva magari per un week-end a giugno non può pretendere di prenotare un ombrellone di prima fila per la settimana centrale di agosto, mi sembra ovvio: in questo modo, salterebbe qualsiasi tipo di programmazione. Ci riserviamo allora delle prenotazioni settimanali, ed i proprietari devono confrontarsi con la disponibilità, senza pregiudizi di sorta". I bar dal servizio limitato Altra nota dolente, i bar sulle spiagge e all’interno del resort. Che garantiscono nient’altro che il minimo indispensabile, dal caffè al gelato alla bibita, inutile spingersi in altre richieste. Costringendo a portare il cibo da casa chi ha voglia -e bisogno – di mangiare qualcosa senza dover necessariamente risalire. "Le regole sono chiare, e vanno rispettate: aree delimitate e destinate alla ristorazione devono avere determinati requisiti, senza temerarie improvvisazioni. Questo aspetto ci penalizza, perché sappiamo benissimo che guadagneremmo molto di più offrendo anche questo tipo di servizio: ma al momento le strutture sono quelle, in quegli spazi, e non possono garantire altro. Nei nostri programmi futuri è prevista l’apertura di un punto light, con adeguata copertura e zona di preparazione agli alimenti: ma lo faremo ovviamente nel pieno rispetto delle regole, senza improvvisazione".
Il servizio navetta
Quest’anno è stata operata una rivoluzione nel servizio navetta, necessario per muoversi all’interno del resort, e riservato ai soli possessori di un’apposita card. "Anche negli anni passati i proprietari avevano l’obbligo di una tessera club per accedere ai servizi del resort, non solo il servizio navetta ma anche la piscina, l’animazione. Sono previste formule diverse, dalla giornaliera alla settimanale, alla formula week-end, alla mensile. Prima non veniva espressamente richiesta l’esibizione, quest’anno invece i navettisti hanno l’obbligo di farlo: non è una novità, è quello che accade normalmente in ogni villaggio vacanze". Il prezzo giornaliero è però di 9 euro, in altri villaggi è di un euro. "Le assicuro che il prezzo non è penalizzante, perché è comprensivo di tutto quanto offriamo, garantendo una piccolissima copertura dei costi vivi e dei servizi che rendono il luogo ancora più esclusivo, rivalutando così le loro stesse proprietà. E la card prevede anche una scontistica per gli ombrelloni", la risposta di Lecce.
L’abolizione dei mezzi a motore
Banditi quest’anno anche i motorini. "Sì, è una decisione fortemente voluta dalla dottoressa Emma Marcegaglia in persona, quella di bandire i mezzi a motore all’interno del resort, a salvaguardia dell’ambiente. Una scelta mirata anche ad una prossima proiezione sul mercato inglese e svedese, e che molti ospiti hanno apprezzato, garantendo una buona risposta e dotandosi a loro volta di mezzi elettrici per gli spostamenti".
La discarica documentata da Italia Nostra
"Possiamo assicurarle che siamo forse l’unica struttura al Sud che rispetta tutte le regole in materia ecologica", spiega. "Siamo zona ecologica dichiarata, operiamo la raccolta differenziata (ci sono persino i raccoglitori per le pile esauste davanti agli ingressi delle strutture), abbiamo già la certificazione Iso 14001 ed abbiamo chiesto quella Emas, che dovrebbe arrivare entro fine anno. Siamo guardati a vista e sottoposti a controlli periodici sia per lo smaltimento dei rifiuti che per l’assorbimento delle acque reflue: nessun probléma da questo punto di vista, insomma". La connessione ad internet Un recente evento ospitato nel centro congressi ha scatenato le ire di molti professionisti, che non riuscivano a collegarsi ad internet nonostante la garanzia offerta al momento della prenotazione. "Internet è sempre stato un problema, da queste parti. Da una decina di giorni l’abbiamo risolto, con la copertura wi-fi del Centro congressi, dell’Hotel del Faro e delle zone limitrofe". Per Lecce tutto bene, insomma, "anche se ci stiamo adoperando per rendere Pugnochiuso sempre più allettante e sempre più bella per tutti, ospiti delle nostre strutture e proprietari. Che non vogliamo assolutamente né discriminare, né penalizzare".