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Vacanze, “mordi e fuggi”

Più soggiorni ma sempre più «mordi e fuggi», in destinazioni vicine e a tema, rigorosamente con l’auto. Per il 60% degli italiani le vacanze continuano ad essere un «must’’, ma con modalità molto diverse dal passato. Raddoppiano infatti (dai 23,3 milioni del ’97 ai 47,9 milioni del 2007) le vacanze brevi di 1-3 giorni, che rappresentano ormai il 42,7% del totale degli spostamenti; aumentano i viaggi in generale (+4% nell’ultimo anno), che si prenotano sempre più su Internet (+19%); e si prediligono itinerari tematici «con tribù di viaggiatori verso mete specializzate». La fotografia del nuovo viaggiatore è scattata da Aci e Censis nel Rapporto «Turismo 2008», intitolato «L’auto e turismi tematici» e illustrato dal presidente dell’Automobil Club Enrico Gelpi e dal presidente di Censis Servizi Fabio Taiti.

Se il numero di italiani che si spostano per vacanza è stabile (il 60%, percentuale invariata dall’inizio degli anni 2000), i periodi di vacanza sono ora più brevi. Secondo il rapporto, infatti, diminuiscono (-2,1% tra il 2006 ed il 2007) le vacanze lunghe di più di 4 giorni, mentre aumentano quelle brevi (+9,6%), anche d’estate. In generale, sottolinea Aci-Censis, si fanno «sempre più spezzoni di turismo» durante tutto l’arco dell’anno. Ma dove? Secondo Aci-Censis, sono preferite le mete più vicine (l’83% viaggia in Italia) e soprattutto più sicure. Ma diminuiscono le presenze nelle mete classiche come mare, montagna e citta d’arte (-10% nell’ultimo anno).

E i viaggiatori prediligono itinerari tematici con destinazioni specializzate e di forte interesse personale. Natura, cultura, avventura, edonismo, salutismo, consumismo, sport, spiritualità e festival sono i nove filoni tematici legati al turismo nel 2008 e individuati da Aci e Censis, attorno a cui si sviluppano almeno 120 nuove formule di vacanza. E alcune regioni – sottolinea il rapporto – hanno ben interpretato questo scenario, sviluppando forme di turismo tematico: in Lombardia gli acquapark (18% dell’offerta), in Sicilia i diving center (13%), in Trentino Alto-Adige i centri benessere (30%), in Lombardia i campi da golf (18%), le strade del vino (20%) ed i ristoranti stellati Michelin (20%).

«L’Italia – ha dichiarato Gelpi – può vincere la sfida competitiva internazionale puntando sulla sua infinita gamma di occasioni, prodotti, imprese e territori. Il Paese deve però superare le ‘vecchiè logiche di mercato basate sulle statistiche degli arrivi ed investire su quelle aree turistiche in grado di produrre più valore aggiunto con minori volumi di clienti».