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Pronto il primo Piano Regolatore delle Isole Tremiti

Il Comune delle Isole Tremiti sta per varare il primo e forse ultimo piano regolatore generale della sua storia. Al momento il documento è al vaglio della commissione del Parco marino del Gargano. Quando quest’ultimo avrà espresso il suo parere «un Commissario ad acta incaricato dalla Regione Puglia provvederà a farlo diventare effettivo» ha dichiarato il sindaco dell’arcipelago Giuseppe Calabrese. In pratica si tratta dell’unica opportunità per costruire nuove case e nuove strutture ricettive sull’Isola di San Domino. «Non sono previste speculazioni nè da parte di forestieri nè da parte dei tremitesi, tiene a precisare Calabrese».Tre sono i punti salienti del nuovo piano regolatore generale. Il primo è l’edilizia pubblica agevolata: il Comune, infatti, realizzerà circa ottanta alloggi in cooperativa. "Abbiamo deciso di occuparcene direttamente noi per salvaguardare l’interesse dei cittadini" ha dichiarato Calabrese. Il secondo punto prevede l’incremento delle strutture turistico-ricettive: agli alberghi e villaggi già esistenti verrà concesso di incrementare gli spazi realizzando il 50 per cento in più della cubatura attuale. Inoltre è prevista un’unica grande lottizzazione per la realizzazione di un residence. Infine, il nuovo porto turistico. La gara è ancora da espletare, ma Calabrese è certo che questa volta ci si muoverà rapidamente nonostante l’interminabile burocrazia italiana. Il primo cittadino dell’arcipelago si dice inoltre soddisfatto del lavoro fatto fino ad ora: «Qualcuno prima di noi ha tenuto bloccato questo piano regolatore per dieci anni, ma adesso siamo prossimi all’attuazione. Lo abbiamo volutamente affidato ad un commissario ad acta perchè volevamo che se ne occupasse un organo super partes per evitare polemiche e contestazioni. Sono certo che i tremitesi saranno contenti». Ruspe, camion e gru sbarcheranno dunque per l’ultima volta su San Domino: "Dopo questo piano non ce ne saranno altri, magari si potranno prevedere piccole variazioni, ma non ci sono più spazi da occupare, almeno se si vuole preservare il patrimonio naturale", dichiara il sindaco. Questo piano infatti ha tenuto conto dell’importanza naturalistica del territorio per questo non si sono previsti nuovi insediamenti, ma solo l’incremento delle strutture esistenti e una lottizzazione sempre a scopo turistico. L’unico precedente tentativo di riordino risale agli anni 50: "Quello era un piano di cementificazione, ha concluso Calabrese, ma fortunatamente noi siamo riusciti a bloccarl".