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Regione Puglia: lotta a cemento su coste

 "La Regione Puglia e’ impegnata nella difficile impresa di ripristino del paesaggio lungo le coste devastate dalla cementificazione selvaggia dei decenni passati demolendo gli insediamenti abusivi in attuazione del Piano Paesaggistico Regionale”.  -"La Regione Puglia e’ impegnata nella difficile impresa di ripristino del paesaggio lungo le coste devastate dalla cementificazione selvaggia dei decenni passati demolendo gli insediamenti abusivi in attuazione del Piano Paesaggistico Regionale”.

Lo ha detto Angela Barbanente, assessore regionale all’Assetto del territorio, intervenuta oggi sui dati forniti da Goletta Verde di Legambiente impegnata nella campagna di analisi nei mari pugliesi.
L’assessore ha posto l’accento soprattutto sulla questione degli abusi edilizi sulle coste che, secondo Legambiente, supera le 2,52 infrazioni per chilometri.

“I Piani integrati di recupero territoriale di Lesina-Torre Mileto e Lizzano sono stati approvati – continua Barbanente – con questo spirito: intendiamo impegnarci perchè non rimangano sulla carta, ma siano un esempio positivo e concreto di tutela del territorio per altre aree della Puglia e del Paese”. L’assessore sottolinea che il nuovo piano paesaggistico prevede un osservatorio sugli ‘ecomostrì, insediamenti abusivi, recinzioni illegali e altre forme di abuso del bene pubblico, ma anche il censimento degli immobili di valore attualmente non vincolati.

“Uno strumento – afferma – che si affiancherà al Forum partecipativo per sollecitare l’applicazione della convenzione Europea del paesaggio attraverso le segnalazioni dei cittadini e delle associazioni”.

Secondo l’assessore, “i piani si devono attuare. Anche quelli di demolizione. Non ci sono ‘diritti legittimì per opere che non hanno superato neppure i condoni. Per chi ha costruito abusivamente seconde case senza avviare azioni di recupero non possono essere accampati sedicenti diritti negati. L’unico diritto negato è quello alla libera fruizione dell’ambiente e delle coste”.