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Congresso Rifondazione, Vendola verso il ritiro

Ormai è conta all’ultimo voto. A decidere chi sarà il nuovo segretario di Rifondazione Comunista sarà il comitato politico di domani al quale il Prc si presenta dopo il fallimento dell’ennesimo tentativo di trovare un accordo tra Nichi Vendola e Paolo Ferrero.

 

 Potrebbe esserci un nuovo colpo di scena nel tormentato congresso di Rifondazione Comunista che si prepara ad affrontare la giornata decisiva dell’elezione del segretario. L’estremo tentativo di trovare un accordo tra la mozione due che fa capo a Nichi Vendola e gli esponenti del documento uno di Paolo Ferrero è saltato dopo una lunga riunione notturna della commissione politica.

L’ala ‘vendolianà, a quanto si apprende, ritiene inaccettabile il testo di un eventuale documento su cui convergano le altre quattro mozioni. A questo punto i delegati della mozione due sono riuniti per studiare la risposta e come restare nel partito dopo l’ormai probabile elezione di Ferrero a segretario. Ed è in discussione, sempre a quanto si apprende, un ritiro del governatore pugliese dalla corsa alla leadership anche se di fatto resta fino ad ora l’unico candidato.

L’eventuale ritiro di Vendola, spiegano nel suo entourage, porterebbe una buona parte dell’ex gruppo dirigente tra cui l’ex segretario Franco Giordano e l’ex capogruppo alla Camera Gennaro Migliore a non entrare in nessun gruppo dirigente del partito e di tenersi eventuali ‘mani liberè su scelte future.

LA NOTA

Il futuro della Regione Puglia passa da Chianciano. Quello che succederà in Puglia dopo il congresso di Rifondazione comunista è strettamente legato all’esito dello scontro in atto in queste ore su quel palco.
Le ipotesi sul tappeto sono formalmente due: Vendola vince contro Ferrero. O invece passa la mozione di Ferrero e dunque Vendola perde. Ma c’è anche una terza ipotesi: quella del pareggio e dunque di un congresso che fotografi lo stato dei fatti e consegni un partito non governato da alcuna maggioranza.
Ma questo evidentemente potrebbe diventare un problema interno al partito di Rifondazione.
Tornando invece alla quesito inziale: "cosa accadrà in Puglia se vince o meno il govenatore?", i possibili scenari sono due.
SCENARIO A. Se Vendola vince la sfida con Ferrero è indubbio che ne trarrà un beneficio alla sua immagine personale. Il presidente della Regione avrà un profilo ancora più autorevole e questo cosentirà di conferire al governo regionale una maggiore proiezione nazionale.
Il lavoratorio Puglia, in questo senso sarà ancora più sotto i riflettori di una attenzione nazionale. In questo caso però ci sarà il problema della compatibilità tra i due ruoli, quello di presidente della Regione e quella di segretario del partito. E’ verosimile che il presidente della Regione affidi la segreteria ad un nucleo di suoi uomini di fiducia per manterene la funzione di sintesi politica e di rappresentanza esterna.
Nel frattempo arrriva il 2010? La domanda è: Vendola si ricandiderà alla guida della Regione oppure no? E’ presto dirlo: bisognerà attendere l’autunno quando la politica si rimetterà in moto.
Intanto un effetto sul governo regionale si avrà immediatamente. Forte del suo successo congressuale il presidente si potrà concentrare sull’ azione di governo, mettendo a punto il programma di fine mandato e la riorganizzazione amministrativa. Forse proverà anche al tanto auspicato riassetto di giunta più volte paventato, che gli consenta di giungere con slancio al traguardo del 2010.
SCENARIO B: Vendola perde il congresso. In questo caso il suo profilo, la sua autorevolezza ne esce molto ammaccata. Privato di un ruolo politico nazionale al presidente non gli resta che concentrarsi sulla gestione del governo regionale. Ma i problemi in questo caso non sarebbero pochi. Il presidednte perdente avrà verosmilmente molti più problemi politici dall’allato di riferimento, cioè dal Pd. Che in queste settimane dopo il voto politco ha sempre chiesto di rivedere gli assestti dell’esecutivo.

In un modo o nell’altro il cammino del presidente Vedola sarà molto più accidentato. Ecco perchè l’esito del congresso di Chianciano avrà degli effetti diretti sulla cronaca regionale delle prossime settimane.

Franco Giuliano