La kermesse, organizzata da “il diario Montanaro” e dalla Città di Monte Sant’Angelo si terrà in Piazza Beneficenza, dal 17 al 20 agosto a partire dalle 21.30.
Ad inaugurare il festival (domenica 17 agosto ore 21:30) saranno i Sud Folk, che coinvolgeranno il pubblico con un viaggio attraverso le musiche dell’Italia meridionale, dalla tammurriata napoletana alla tarantella garganica, dalla pizzica salentina alla tarantella calabrese, fino ad arrivare in Sicilia, con contaminazioni reggae.
Lunedì 18 Agosto sarà la volta dei Tarantula Garganica, gruppo reduce da alcuni spettacoli svolti a Londra e a Cambridge approda sul palco di Monte Sant’Angelo per presentare i risultati di una meticolosa ricerca partita sin dalla nascita del gruppo, volta a riportare alla luce attraverso antichi spartiti e la memoria orale, le tradizioni popolari garganiche.
Nella stessa serata si esibiranno anche i Cantori di Monte Sant’Angelo. Il gruppo, composto da montanari di età tra 57 e 86 anni, ha come obiettivo principale quello di valorizzare la memoria storica delle tradizioni popolari della città dell’Arcangelo affinché le nuove generazioni possano ricevere da questa un impulso e continuare a tramandare le proprie origini.
Guest star del festival sarà Il pozzo di San Patrizio che, con il suo Irish Folk trascinerà il pubblico di Piazza Beneficienza nella serata del 19 Agosto. Mantenendo una predilezione per la musica popolare irlandese il gruppo salernitano presenta canzoni in cui il folk è presente in tutte le salse, spaziando da quello balcanico a quello del reggae.
A chiudere l’edizione del festival i TerrAnima (mercoledì 20 agosto) , band di musica etnica, sempre più seguita dalle nuove generazioni, che riesce a coinvolgere il pubblico con una fantastica ricetta di musica etnica contaminata dal rock, trasmettendo un messaggio cultural-musicale delle nostre origini nella maniera più attuale possibile.
Media partners dell’evento: garganopress.net, ilgrecale.it, ilsipontino.net, onda radio, sanmarcoinlamis.eu e ildiariosangiovannese.it.
A cura dell’ufficio stampa
di Storie di Musica Popolare
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