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Foggia, carcere: in aumento detenuti ed episodi di violenza

Emergenza al carcere di Foggia, dove, secondo la denuncia del sindacato autonomo di Polizia penitenziaria, la situazione è delicata e drammatica. Sovraffollamento di detenuti, quasi il doppio della capienza regolamentare, con episodi di violenza e suicidi. 600 detenuti, di cui circa un centinaio stranieri, a fronte di una capienza di 370. In un anno, nel carcere di Foggia, 2 suicidi, 8 tentati suicidi, 7 aggressioni tra detenuti e contro il personale, 50 episodi di autolesionismo, 60 manifestazioni di protesta. Numeri che si scontrano con la cronica carenza di unità di polizia penitenziaria, con la fatiscenza della struttura, in cui, secondo quanto scrive il segretario regionale del Sappe, Francesco Pilagatti, sono state riscontrate gravi carenze igienico sanitarie ai danni di chi lavora e di chi sconta la pena. A complicare ancora di più la situazione, la decisione presa dalla Asl di chiudere presso gli Ospedali Riuniti, il reparto – tre stanze con sei posti letto – che consentiva di piantonare i delinquenti più pericolosi. Negli ultimi tre mesi, solo dal penitenziario di Foggia sono stati ricoverati oltre 60 detenuti. E ora che il repartino è chiuso, i detenuti vengono trasportati in ospedale e controllati nelle corsie, a stretto contatto con altri ricoverati. Oggi il Sappe chiede l’intervento del Provveditore Regionale e del Prefetto di Foggia, per intervenire sui problemi di sovraffollamento di detenuti e carenza di personale e affinchè quanto prima la Asl assegni uno spazio idoneo al piantonamento.