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Incendio Peschici: 26 novembre l’udienza camerale

Torna a tener banco il disastroso incendio di Peschici, che, la scorsa estate, costò la vita a tre vittime e distrusse centinaia di ettari di macchia mediterranea. Dopo anniversari e commemorazioni resta ancora in piedi la querelle giudiziaria. Resta ancora da accertare l’innocenza o la colpevolezza di uno degli indagati, Donato Totaro, il dipendente dell’Anas accusato, a vario titolo, dei reati di omissioni in atti d’ufficio, incendio boschivo colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime. Secondo l’accusa, basata sulle testimonianze di alcuni turisti veronesi, l’uomo non si sarebbe attivato tempestivamente per segnalare l’inizio dell’incendio. Lo scorso 28 febbraio, lo ricordiamo, la Procura di Lucera aveva chiesto l’archiviazione per i cinque indagati, perchè dalle indagini, non sarebbero emersi elementi sufficienti a sostenere l’accusa in giudizio. La controparte, però, aveva presentato opposizione sostenendo la presunta presenza di zone d’ombra. Dunque, il GIP di Lucera Carlo Chiriaco ha fissato al prossimo 26 novembre l’udienza per discutere della richiesta di opposizione di archiviazione delle indagini proprio nei confronti del dipendente dell’Anas. Tante, intanto, le prove raccolte dal legale di Totaro Michele Sodrio per dimostrare la sua innocenza. Testimonianze di alcuni operai addetti alla manutenzione della provinciale Peschici-Vieste, riprese video della stazione Q8 che si trova a pochi metri dal luogo di inizio delle fiamme e consulenza tecnica degli esperti del CNR di Padova i quali hanno accertato che non è possibile risalire alla natura dolosa dell’incendio. A questo punto il Gip dovrà decidere se accogliere la richiesta del PM Rastrelli e quindi di disporre di nuove indagini o di ordinare l’imputazione coatta.